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I Luminamarzi a Piobbico e a Serravalle di Carda (Apecchio)


I Luminamarzi (1)

(da COMUNE PIOBBICO 1999): I luminamarzi (lumina martii mensis) erano falò che si accendevano la sera della vigilia dell'otto settembre in onore della Madonna di Val d'Abisso. Spettava ai ragazzi, uniti in gruppi, il compito di procurare la legna da accatastare intorno ad un palo infisso nel terreno, perchè il mucchio ardendo non si rovesciasse. Era un lavoro duro che impegnava i ragazzi per una decina di giorni, ciascun gruppo in gara con l'altro. Nel tardo pomeriggio del sette di settembre la catasta di legna era pronta per essere accesa. Il segnale di accensione era dato dal fuoco del falò preparato nei prati di Campo al Bello dai pastori toscani che sul Nerone custodivano migliaia e migliaia di pecore fino all'inizio dell'autunno.
Quando la luce del giorno lasciava spazio alle prime ombre della sera, tutti i ragazzi e molti adulti avevano gli occhi puntati verso il monte per carpire la prima fiammata che si sprigionava dal falò ed accendere quindi il proprio capolavoro.
Mentre la legna scoppiettava, le fiamme lanciavano scintille in ogni direzione e il fuoco bruciava velocemente la fatica di tanti giorni, l'allegria si propagava attraversdo canti, giochi, strilli, spari dei cacciatori e "botti" dei più grandi che erano riusciti a preparare la "potassa", un miscuglio di clorato di potassio (donde potassa), rimedio contro il mal di gola (che in determinati periodi era la scusa per estorcere dieci pastiglie al farmacista) e di zolfo, che, messo tra due sassi, si schiacciava con un altro scagliato sopra da debita distanza e produceva un forte boato.
Quando poi le fiamme si erano affievolite, seguiva l'uscita della Banda Cittadina che inondava le vie del paese di allegre marcette.

Il Luminamarzo a Serravalle di Carda (da: www.serravalledicarda.com, consultato l'8 aprile 2012)
Come da tradizione antica, il 19 Marzo, festa di S. Giuseppe e del papà, c’è l’accensione di un grande falò in cui vengono distribuiti dolci e bevande, in modo particolare il tipico dolce di S. Giuseppe.

NOTA:
(1) La tradizione dei Luminamarzi è diffusa anche in altre zone dell'entroterra della Provincia di Pesaro e Urbino, come ad Acqualagna.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 26.12.2009
    Ultima modifica: 08.04.2012

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