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Carnevale di Fano - Edizione 1961


NEL POMERIGGIO DI IERI
Successo di pubblico al "Carnevale dell'Adriatico"
Migliaia di persone sono convenute ieri a Fano per assistere al primo grande corso mascherato del "Carnevale dell'Adriatico 1961". La bella giornata ha favorito l'afflusso di persone anche da località lontane e ciò ha contribuito alla riuscita della tradizionale e famosa manifestazione folcloristica.

La variopinta parata carnevalesca è cominciata alle 15, con la sfilata dei carri allegorici e delle maschere a piedi. Apriva la marcia il complesso della musica "Arabita" di Fano; quindi seguiva il "Paparazzo", simbolico pupo del carnevale 1961, seguito dai mascherati "Colpi d'obiettivo" di Enzo Bonetti; successivamente la seconda mascherata a piedi "Pasqualino Marajà" di Guerrino Ferretti; venivano quindi imponenti carri; primo "Bongo Bongo" di Enzo Bonetti; poi "Disneyland" di Pietro Pacassoni; indi "Penna di falco" di Enzo Bonetti e Mario Pendinelli; chiudeva il corteo folcloristico il coro "Sbornia" di Enrico Nicolini. Il carosello mascherato si protraeva fino a notte, fra getti di dolciumi e fuochi di artificio.

Da: Il Resto del Carlino del 13/2/1961

 

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“Chi vuol essere lieto,  sia …”
CARNEVALEIDE
Le ultime ore di spensierata allegria – “Passerella” dei cantanti alla moda – Una iniziativa riccionese

Ultime frenetiche ore di carnevale, col Corso mascherato di Fano che impazza, con le orchestrine che strombazzano i motivi del festival  si Sanremo, con la folla divertita chesegue “in trance”  gli ultimi fotogrammi di una pellicola durata troppo brevemente. Il “flash” invitante delle serate organizzate nei centri più caratteristici della provincia si è spento dopo una vivida fiammata di entusiasmo e di fervore organizzativo, che ha permesso ai pesaresi di conoscere da vicino alcuni dei più celebri personaggi della nostra “Italia musicale”: Miranda Martino a Fano, Jonny Dorelli a Gabicce Monte, Jenny Luna a Gallo di Petriano, Cocky Mazzetti a Riccione, Vittoria Mongardi ad Urbania. E’ stato indubbiamente un bel periodo per tutti; per giovani e ragazze, per signori e signore di mezza età, per anziani, per ogni categoria sociale, per ogni ceto.

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Sabato scorso, tra le numerose vegli danzanti organizzate nel capoluogo e fuori, citiamo quelle del ”Circolo” pesarese”, dei dipendenti comunali al salone del teatro Rossini, la “Serata di gala” con Miranda Martino a Fano, quello dei cacciatori ad Urbania con Vittoria Mongardi, quella dello sportivo a Mondolfo. Tali manifestazioni hanno riscosso l’incondizionato entusiasmo di coloro che sono intervenut, per la ricchezza dei “cotillons” distribuiti, per la vivacità dei ritmi delle orchestre, per l’eleganza delle “toilettes” e per l’atmosfera serena e gioiosa che aleggiava in ogni ambiente. …

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Anche a Fano si sono fatte le ore piccole, ballando ed ascoltando le delicate interpretazioni di Tanja, la cantante dalla pelle nera proveniente del Kenia. ...

Da: Il Resto del Carlino del 14/2/1961

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IL "CARNEVALE DELL'ADRIATICO" A FANO
Si è ripetuto ieri a Fano il corso mascherato del "Carnevale dell'Adriatico 1961". Moltissima folla ha gremito il lungo viale Gramsci, dove il "Paparazzo" ha ancora aperto la sfilata allegorica rallegrata dalla "musica arabita" e orchestrine sui quattro carri che componevano il corteo folcloristico e precisamente "Bongo ... Bongo" di Enzo Bonetti, "Disneyland" di Tino Pacassoni, "Penna di aflco" di Bonetti e Mario Pedinelli, "La sbornia" di Enrico Nicolini.

Il carosello carnevalesco si è protratto fino alla sera, tra il vivo entusiasmo della folla che ha partecipato alla tradizionale battaglia di dolciumi, lanciati senza sosta dai carri e dalle tribune.

Lo spettacolo si è chiuso nell'incipiente serata con la famosa luminaria che ha visto i carri accendersi di mille colorati falò, in una atmosfera carica di suggestivo fascino, nel concomitante scoppio di mortaretti e fuochi d'artificio.

 

Da: Il Resto del Carlino del 15/2/1961

 

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Svolta la premiazione dei carri allegorici
Mercoledì sera si è svolta la cerimonia della premiazione dei carri allegorici che hanno partecipato al Carnevale dell'Adriatico 1961.

Il presidente della società carnevalesca ha dato lettura del verdetto emesso dalla giuria, quindi il sindaco Fabbri ha consegnato le coppe: il primo premio è andato al carro "La sbornia" di Enrico Nicolini, con 261 punti; il secondo a "Bongo ...Bongo" di Enzo Bonetti, con 255 punti; il terzo a "Disneyland" di Tino Pacassoni, con 219 punti; il quarto a "Penna di falco" di Bonetti e Mario Pedinelli, con 217 punti. Per le mascherate, il primo premio è andato a "Pasqualino Marajà" di Guerrino Ferretti, il secondo a "Colpi di obbiettivo" di Enzo Bonetti.

Da: Il Resto del Carlino del 17/2/1961

 

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EDIZIONE ESTIVA
Centomila persone al carnevale estivo
Il viale Adriatico trasformato in un fiabesco palcoscenico
La sfilata dei carri allegorici con lancio finale di dolciumi
Se la nostra città quest'anno ingurgita di villeggianti e turisti certamente le prime due edizioni del Carnevale estivo hanno avuto un loro benefico effetto ai fini propagandistici e, quella di domenica ne avrà ancora di più, perché l'altro ieri la folla convenuta in proporzioni mai viste si trasformerà in altrettante migliaia e migliaia di veicoli pubblicitari.
L'organizzazione della festosa manifestazione è stata quest'anno particolarmente curata e di questo dobbiamo darne atto all'Azienda di Soggiorno e alla Carnevalesca che non hanno risparmiato mezzi ed energie per poter prestare ai forestieri uno spettacolo di grande suggestione e di grande ricca efficacia spettacolare.
Il viale Adriatico, per tutta la sua lunghezza, era decorato di luci e bandiere, e quando alla sera le lunghe corone di lampadine multicolori si sono accese, la scena ha assunto un aspetto di particolare fiabesca magnificenza. Quando poi i carri illuminati e le girandole artificiali e i fuochi d'artificio scintillanti nel cielo tracciavano le loro traiettorie luminose, allora tutta una meravigliosa coreografia policroma si succedeva nelle sue cangianti colorazioni.
La gente è cominciata ad arrivare a Fano fin dal mattino e al pomeriggio ogni zona libera della città era invasa da macchine e mezzi d'ogni tipo e dimensione. Il viale Adriatico si era trasformato in un imponente alveare umano dove si intrecciavano gli idiomi più diversi: dal francese al tedesco, dall'inglese allo svedese e tutta una gamma di dialetti delle diverse città italiane.
Cominciava infine la presentazione dei carri che erano preceduti dalle rappresentanze delle sagre. I radiocronisti Nando Martellini e Sergio Giubilo trasmettevano da par loro l'avvicendarsi dei gruppi folcloristici e dei carri e alla descrizione italiana si aggiungeva quella in tedesco e in francese. Cosi tutti gli ospiti potevano comprendere i soggetti e i significati. Apriva la marcia la rappresentanza della sagra della salsiccia di Castelvecchio, seguiva quella della polentara di S. Costanzo e poi quella di Mondolfo, quindi quella delle pesche di Montelabbate, quella dei vini di Cupramontana e infine quella del pesce di Fano. Poi avanzavano le mascherate a piedi «Pasqualino Maraja» e «Colpi d'obbiettivo», quindi il carro allegro e festoso della « Musica arabita » seguito dal complesso folcloristico di Apiro e poi il «Paparazzo»; quindi i giganteschi carri allegorici «Bongo Bongo» coi suoi personaggi negri e selvaggi, «Disneyland» con il suo carico di fantasiosi personaggi della celluloide, «Penna di Falco» con i suoi indiani sul sentiero di guerra e infine «La sbornia» con tutta una evidenza concreta degli effetti dell'alcool.
Una sfilata che non ha mancato di sollevare vivo entusiasmo nelle decine e decine di migliaia da persone e, specie quando si è iniziato il lancio dei dolciumi, si è vista la folla presa nel vortice di una indescrivibile euforia mentre negli stands gastronomici, da cui provenivano stimolanti odorini, si ammassavano in continuazione per pic-nic vari e bevute del vino di Cupramontana altre migliaia di persone.
Ovunque musica e balli comprovenivano stimolanti odorini, una giornata che terminava solo verso mezzanotte in mezzo allo sfavillio delle luci e al rintronare dei fuochi d'artificio.

Da: Il Resto del Carlino del 15/8/1961
 

Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 24.11.2005

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