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Carnevale di Fano - Edizione 1991

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Carnevale di Fano - Edizione 1993

Carnevale di Fano - Edizione 1992


FANO / IL CARNEVALE
«Darò una mano»
L'ha promesso in una visita l'assessore Costamagna
FANO — Martedì pomeriggio è stato in visita a Fano l'assessore regionale al Bilancio e Finanze Ivo Costamagna: prima di incontrarsi con i vertici locali del Psi ha avuto uno scambio di vedute con il presidente della Carnevalesca Astorre Giacomini ed alcuni consiglieri dell'Ente, visitando successivamente i capannoni del Carnevale. Al termine dell'incontro, l'assessore si è impegnato ad una maggior attenzione nei confronti della Carnevalesca, sia operativa che economica: l'ente si era non poco lamentato nei confronti della Regione perché, nonostante le note difficoltà causate dal maltempo che colpì le manifestazioni del febbraio 91, la Regione aveva dimezzato i contributi, concedendo la «miseria» di 15 milioni.

Speriamo che la maggior attenzione garantita dall'assessore Costamagna rimasto particolarmente e favorevolmente colpito dai carri allegorici e dalle notizie sul Carnevale di Fano, dando l'impressione che pochi in Regione, lo conoscano. La Regione Marche darà il suo patrocinio alle manifestazioni del Carnevale invernale, così come il Resto del Carlino, a confrontare se non altro su una maggior promoziofne di quella che per decenni è stata la maggior manifestzione folkloristica delle Marche e forse del centro Italia, ma che poi non è riuscita ad uscire dalla stretta della «concorrenza», aumentando il suo spessore e soprattutto il suo nome. Oggi la Carnevalesca è praticamente di fronte ad un bivio: o il Carnevale riesplode o scompare. Anonime agonie non servirebbero a nessuno.

Da: Il Resto del Carlino del 23/1/1992
 

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FANO/CARNEVALE
Corsi mascherati e treno dell'allegria
FANO — Un bel manifesto di Pierluigi Piccinetti, è il simbolo del Carnevale di Fano 1992, patrocinato da regione, Amministrazione provinciale, Comune, Azienda di Soggiorno e dal Resto del Carlino. Importante anche l'accordo con le FF.SS: chi arriverà a Fano in treno avrà uno sconto del 20% sul biglietto dei Corsi Mascherati mentre giovedì 27 febbraio partirà da Fano alle 8 il «treno dell'allegria» con gruppi mascherati; il treno farà soste a Rimini, Bologna, Ferrara e Padova prima di giungere a Venezia. Il programma del Carnevale prevede tre Corsi Mascherati, il 23 febbraio e l'1 e 8 marzo; la cremazione del Pupo dopo una sfilata di maschere e balli il 3 marzo in Piazza 20 Settembre; lo stesso giorno grande Caccia al tesoro con ricchissimi premi.

Molte le feste danzanti al Palatenda di v. Alighieri: il 27 febbraio «Pazza festa di Carnevale» con d.j.; il 20 «Baby party in maschera» per bambini alle 15 e piano-bar e sfilata di moda dalle 21,30. Il 29 il tradizionale «Veglion d'Ia gluppa» con l'orchestra spettacolo Bergamini ed Edoardo Vianello ed il suo complesso a ricostruire l'atmosfera degli anni 60.

Elezione di Miss e Lady Carnevale. Infine il 3 marzo «Shocking the night», grande festa per giovani con d.j. Dal 15 febbraio al 3 marzo; farà di contorno al Carnevale una mostra di pittura di Pierluigi Piccinetti nell'ex chiesa di S. Domenico.

Da: Il Resto del Carlino del 2/2/1992
 

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Carnevale, lo spray non vale
FANO — Con un'ordinanza il sindaco Baldarelli ha vietato l'uso di bombolette spray, su tutto il territorio comunale, durante le manifestazioni legate al carnevale. Il divieto avrà vigore dal 23 febbraio all'8 di marzo. Il provvedimento oltre ad evitare gesti e modi poco graditi, è anche un po' ecologista (Il buco nell'ozono).

Da: Il Resto del Carlino del 19/2/1992
 

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Fano - Alle 14.30 Prima sfilata di Carnevale
Avanti con i carri
Il corso mascherato andrà in diretta a Domenica in
FANO - Oggi alle 14.30, con il fatidico "Pacassoni, avanti con i carri", parte il 1° Grande Corso Mascherato del Carnevale di Fano. E lungo viale Gramsci muoveranno i cinque grandi carri allegorici: "Sogno ecologico" e "Pinocchio 2000" di Pietro Pacassoni, "Sono venuti da lontano" di Riccardo Deli, "La vita è un sogno" di Enrico Lombardi e "Batmania" di Valerio Ferretti. Sono i carri dello scorso Carnevale, che pochi hanno visto, tra sfilate annullate o avversate dal maltempo. Anche il Pupo, opera di Ermes Valentini (come la mascherata a piedi "Gran Pavese") ha un anno d'età, ma un soggetto sempre d'attualità, "Angiulin el bagnin". Questo Pupo dovrebbe esser la "maschera" fanese che non c'è per tradizione, ma che si potrebbe ufficializzare nel "Vulòn": ogni anno un soggetto diverso ma sempre lo stesso testone. E' un suggerimento.

 

Non c'è quest'anno la premiazione rimborso in denaro per i carri allegorici; c'è stata lo scorso anno. Ma sarà comunque votato dagli spettatori (saranno distribuite 1.500 schede ogni sfilata) il carro più bello, cui andrà il trofeo del Resto del Carlino. Oggi, invece, al palco più "animato" una targa della Banca Toscana. Assieme ai carri le mascherate: quella di Valentini, una della 2° Circoscrizione (che il 27 febbraio salirà sul "treno dell'allegria" diretto a Venezia) e quella della scuola media di Marotta, più i complessi caratteristici "Fantasia" di Montecassiano e Musica Arabita di Fano. Alle 17,13, nel momento culminante, collegamento con Domenica In per 6 minuti, una "promozione" notevole ed efficace per il Carnevale fanese che, sia pur faticosamente, sta riacquistando una sua immagine e si sta anche rinvigorendo con linfa giovane: sono oltre 300 le "tessere verdi" della Carnevalesca sottoscritte da giovani fanesi. Per l'afflusso di pubblico, vi sono per oggi previsioni ottimistiche, e se la prima sfilata avrà successo, anche quelle dell'1 e 8 marzo non deluderanno. La Carnevalesca guarda con attenzione e fiducia a questo primo Corso Mascherato: sarà la fine di un lungo torpore o l'inizio del coma profondo?

 

Da: Il Resto del Carlino del 23/02/1992

 

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Il Carnevale di Fano alla 120° edizione
Festa per la folla
Oggi la sfilata di carri allegorici
Carnevale di Fano anno 120°: si rinnovano i fasti di una festa che si evidenzia per la sua singolarità e per i suoi aspetti tipici. E' da oltre un secolo che la Società Carnevalesca, un tempo Società della Fortuna, opera per dare alla città e alla regione un programma di manifestazioni degno dei divertimenti più memorabili. «Il Carnevale - appariva scritto nel primo manifesto del 1872 - vestiamolo pure come ci pare, o da Arlecchino o da Pulcinella o da Gianduia o da Rogantino, porta sempre la voglia di divertirsi, e questa voglia è così prepotente che quasi si trasforma in bisogno; il quale poi si manifesta con tutte quelle possibili pazzie che hanno reso celebri il Carnevalone, le Cavalchine, i Pegni al Monte e le perigliose scappate dei figli di famiglia».

Allora rispetto ad oggi variava il lessico, ma non lo spirito; dato che già si era concepito «un corso di mascherate a piedi e di maschere in legno e a cavallo», antesignano delle attuali sfilate di carri allegorici. Questo per attestare le lontane origini del Carnevale di Fano che, in fatto di baldorie, di gare e di mascherate, non ha niente da invidiare a nessuno, annoverando per di più nelle cronache cittadine manifestazioni fin dal XIV secolo.

Oggi il Carnevale lo si festeggia un po' ovunque; in genere con formule stereotipate mutuate da schemi più o meno celebri; ma Fano si distingue per quella sua carica di vitalità che le proviene dalla sua storia, radicata nella tradizione. Il Getto ad esempio costituisce un formidabile animatore della folla di spettatori che partecipa ai corsi mascherati; e dire spettatori non è propriamente esatto, in quanto la manifestazione fanese non è affatto uno spettacolo da guardare passivamente, ad essa si partecipa a tutti gli effetti dialogando sia con la folla della quale si fa parte sia con le maschere che sfilano sui carri allegorici. Attraverso il Getto si stabilisce un contatto/contrasto tra le parti che costituisce la vera molla del divertimento. Ma è inutile andare a cercare tanti riferimenti concettuali o simbolici per comunicare la forza vitale che sprigiona dal Carnevale di Fano: anche se si tratta di una manifestazione di antico lignaggio esso vive per la sua attualità ed immediatezza. Ancora oggi la pioggia di dolciumi che dai carri viene riversata sulla folla riesce a creare un brivido che sfocia in un vero e proprio momento di esaltazione collettivo.

Quest'anno sono stati organizzati tre grandi corsi mascherati, in ognuno dei quali sfileranno cinque carri allegorici, oltre il "Pupo" che rappresenta il personaggio tipico del Carnevale di Fano e originali mascherate di cartapesta. Si presenteranno al pubblico: «Pinocchio 2000», una fantastica rielaborazione della favola di Collodi effettuata dai maestri carristi Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni, con la collaborazione di Pierluigi Piccinetti; la stessa equipe è l'autrice di «Sogno Ecologico», la creazione di un mondo meraviglioso che costituisce la mirabolante alternativa a una più cruda realtà; «La vita è un sogno» di Enrico Lombardi reca ben visibili i segni di un grande caricaturista fanese: Toto Corsaletti; «Sono venuti da lontano» di Riccardo Deli è un carro costruito con la ormai non più consueta tecnica della cartapesta (oggi si usa frequentemente la vetroresina); infine «Bat-manìa» di Valerio Ferretti si riallaccia al mondo dei super-eroi le cui avventure avvincono ancora oggi grandi e piccini. Non meno laboriosa e monumentale di un carro si presenta la mascherata elaborata da Hermes Valentini dal titolo: «Gran Pavese».

(Massimo Foghetti)

Da: Corriere Adriatico del 23/2/1992
 

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Tutti interpreti e spettatori
Astorre Giacomini, imprenditore fanese, attivo nel mondo dell'Artigianato, ha assunto la presidenza della Società Carnevalesca in un momento assai delicato, quando la sopravvivenza dell'Ente a causa degli imprevedibili eventi dell'anno scorso veniva messa in pericolo. Con una buona dose di coraggio e con il sostegno del Consiglio Direttivo si è accinto a mettere insieme un programma che alla fine si è rivelato degno delle migliori tradizioni carnevalesche, attirando l'interesse dei mass media nazionali.

— Giacomini, se dovesse spiegare in due parole a chi non lo conosce il Carnevale di Fano, cosa direbbe? «E' un grande spettacolo in cui tutti sono interpreti e spettatori allo stesso tempo; un momento in cui si vivono intense emozioni e si riacquista il piacere del divertimento; è l'anima di Fano che sale alla ribalta, si spoglia dei suoi pudori e grazie al travestimento di una maschera dà libero sfogo alla sua natura».

— In che cosa il Carnevale di Fano si distingue dalle altre manifestazioni che in questo periodo si celebrano un po' in tutte le località italiane? «Direi che il nostro Carnevale esprime una vivacità del tutto particolare vuoi per la simpatia che scaturisce dai mille effetti di una formula collaudata da tempo, vuoi per l'originalità dell'apporto di tutto l'apparato organizzativo ed artistico che presiede alla elaborazione del programma. E' il Getto comunque che ci distingue da tutti gli altri Carnevali e sarà soprattutto il Getto che noi quest'anno valorizzeremo in modo specifico».

— Nel momento in cui con la formula di rito si sta per dare il via alla manifestazione, si ritiene soddisfatto di come è stata organizzata questa edizione dei Carnevale? «Direi di sì. Pur tra mille difficoltà è proprio il caso di dire che quest'anno l'Ente Carnevalesca ha fatto miracoli. Io sono un ottimista per natura e credo che il pubblico saprà riconoscere il grande sforzo organizzativo che è stato messo in piedi. A questo proposito colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente coloro che ci sono stati vicini e hanno creduto nel nostro impegno».

— Quali sono le novità di quest'anno? «Ha riscosso una grande attenzione il Treno speciale dell'Allegria che il 27 febbraio prossimo collegherà la nostra città con Venezia nell'ambito di un simbolico gemellaggio tra i due Carnevali. Siamo riusciti inoltre ad ottenere una prestigiosa diretta televisiva con Domenica In che amplierà il pubblico "presente" al Carnevale di Fano a milioni di spettatori».
(m.f.)

Da: Corriere Adriatico del 23/2/1992
 

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Trionfa il Carnevale di Fano: trentamila i presenti
La festa ritrovata
Dopo tanti anni di "carestia" il carnevale di Fano fa nuovamente il pieno: almeno 30.000 persone hanno gremito ieri viale Gramsci per le sfilate del primo Grande Corso Mascherato. Spettatori allegri e spensierati per un carnevale che ha riscoperto anche il sano divertimento, con tantissimi giovani ma poche bombolette spray e lanci di farina. Le tribune, non gremite e con getto scarso, l'unica nota un po' stonata in un pomeriggio festoso, per forestieri e fanesi, questi ultimi rattristati solo dalla notizia della sconfitta del Fano a Monopoli. Ma solo per un attimo: c'era il Giro del Getto e tutti sono presto tornati alla frenetica caccia ai dolciumi. Il più felice è stato sicuramente il cassiere della Carnevalesca: c'erano giapponesi, tedeschi, albanesi; l'incasso rimpolperà magri bilanci e sarà di sprone per un gran rilancio del carnevale.

 

La ripresa su "Domenica In" durante il Giro della Luminaria, con immagini spettacolari è stata un'ottima promozione anche se durata 3 minuti e 46 secondi al posto dei 6 minuti promessi. Grande impegno per tante persone, forze dell'ordine, vigili urbani impegnati con un super traffico in entrata o in uscita da Fano, gli addetti alle porte; buona l'assistenza radio e quella sanitaria, per fortuna inutile, bravi anche se non numerosi i complessi, la musica, la vita di Fano e "fantasia" di Montecassiano, le mascherate "gran pavese" di Ermes Valentini, della 2° Circoscrizione e della scuola media di Marotta.

 

Ma al centro dell'attenzione come sempre, i grandi carri allegorici sui quali sono ottime finalmente anche coreografie e musiche: "Sogno ecologico" e "Pinocchio 2000" di Pietro Pacassoni, "Sono venuti da lontano" di Riccardo Deli, "La vita è un sogno" di Enrico Lombardi e "Batmania" di Valerio Ferretti, sono questi i veri protagonisti del Carnevale di Fano e garantiamo che la loro fattura non ha nulla da invidiare a quella dei carri di Viareggio.

Da: Il Resto del Carlino del 24/2/1992

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Il collegamento in diretta con «Domenica In» ha finalmente valorizzato come si conviene la classica manifestazione
Una giornata splendida per l'uscita dei carri
Un bel Carnevale
Presenti poco meno di 30.000 persone
La folla si è scatenata durante il giro del getto di dolciumi
FANO - Un corso mascherato fitto fìtto di elementi carnevaleschi, una bella giornata di sole limpida e tersa come solo se ne trovano negli avari mesi invernali, un pubblico che è stato stimato intorno alle 30.000 persone: il Carnevale di Fano ha confermato ancora una volta la sua vitalità, attestandosi tra i Carnevali più famosi d'Italia. Forse è stato un caso o la lungimiranza di qualche pubblico amministratore se il Carnevale di Viareggio è emerso su tutti, ma è un fatto che nel paragone Fano appare in difetto solo per il numero dei carri allegorici che prendono parte alle sfilate. In fatto di spettacolo e divertimento non c'è niente da invidiare a nessuno.

Lo hanno ben capito tutte quelle persone che nella giornata di ieri sono venute nella nostra città attratte dalle iniziative promozionali degli organizzatori e lo hanno ben capito i responsabili della TV nazionale che finalmente hanno valorizzato nella giusta maniera la manifestazione fanese. Tre minuti di collegamento in diretta con «Domenica In» e con Pippo Baudo alle 19, quando nell'attenuarsi della luce del giorno si è dato vita alla luminaria, uno degli spettacoli più originali, ancora non copiato da analoghe manifestazioni, che caratterizza il Carnevale di Fano.

Per l'occasione ha fatto inaspettatamente la sua comparsa in uno dei carri William Giardi il noto concorrente televisivo di San Marino; e nel momento in cui si sono accese le telecamere, i Soci della Carnevalesca non hanno davvero risparmiato il Getto, replicando con generosità il gesto di un rito capace di scatenare letteralmente l'entusiasmo della folla. Poco prima il corso mascherato era stato inaugurato dal presidente della società Carnevalesca Astorre Giacomini e dal sindaco di Fano Francesco Baldarelli.

E dietro l'ufficialità la follia! Una marea di gente ha fatto ala al passaggio delle grandi costruzioni allegoriche e dei gruppi mascherati e folcloristici: il Pupo «Angiulin el bagnin» scortato dalla mascherata «Gran Pavese» di Hermes Valentini, la mascherata «Banda Bassotti» della 4a Circoscrizione, la «Musica Arabita»; e quindi i carri sempre splendidi, mastodontici, originali: «Sogno Ecologico» e «Pinocchio 2000» di Pacassoni e Piccinetti (quest'ultimo anticipato dalla mascherata «C'era una volta» della 2a Circoscrizione), «Sono arrivati da lontano» di Riccardo Deli, «La vita è un sogno» di Lombardi e Corsaletti, «Batmanìa» di Valerio Ferretti. A chiudere la sfilata c'era la mascherata della Scuola Media di Marotta «Uccellacci Uccellini» e il Gruppo di majorettes «Fantasia» di Montecassiano.

Da: Corriere Adriatico del 24/2/1992

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Il treno di Carnevale parte oggi da Fano per Venezia
Sul binario dell' allegria
Parte questa mattina il treno dell'allegria che collegherà i due principali Carnevali dell'Adriatico: quello di Fano e quello di Venezia. Già dalla giornata di ieri era in sosta nella stazione ferroviaria della città un moderno elettrotreno messo a disposizione dal compartimento delle Ferrovie di Ancona che i soci della Carnevalesca hanno decorato con fantasia e vivacità. All'esterno delle due carrozze appare la scritta «Treno dell'Allegria-Carnevale di Fano 1 e 8 marzo»; all'interno sono stati sistemati festoni, maschere e i tradizionali «testoni» di cartapesta. La partenza è prevista per le ore 8 di questa mattina. La delegazione, guidata dal presidente della Società Carnevalesca Astorre Giacomini, è composta da rappresentanti delle amministrazioni comunali di Fano e della provincia di Pesaro e Urbino, da una mascherata della Seconda Circoscrizione, rappresentante i tesori del fondo marino; vi saranno gruppi mascherati più ristretti come una simpatica compagnia di studenti universitari che indosseranno le vesti dei componenti della famiglia Addams e vi sarà soprattutto la banda cittadina che contribuirà a caratterizzare con note di allegria le soste programmate a Rimini, Bologna, Ferrara e Padova. Qui saranno ad attendere i rappresentati del Carnevale di Fano scolaresche, cittadini e amministratori comunali. Naturalmente anche a Fano oggi si entra nel vivo delle manifestazioni carnevalesche: alle ore 15 ci sarà il ricevimento del Pupo in piazza, con sfilata di maschere, musica e specialità gastronomiche.

Da: Corriere Adriatico del 27/2/1992

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E' il carro vincitore del Carnevale 1990
Ecologia all'asta
Il ricavato verrà destinato all'AIL
Ci sta bene anche un bell'atto di solidarietà al Carnevale di Fano, bello e importante come quello annunciato dal presidente dell'Ente Carnevalesca nel corso della diretta televisiva con «Domenica In», che domenica scorsa ha diffuso le immagini del corso mascherato in tutta Italia: una delle mastodontiche costruzioni allegoriche che prendono parte alle sfilate, verrà messa all'asta e il ricavato verrà devoluto a favore della sezione di Pesaro dell'A.I.L., l'Associazione Italiana contro le Leucemie che sostiene l'attività del prof. Lucarelli.

Ma, chi può essere interessato ad acquistare un intero carro dal Carnevale di Fano? Gli organizzatori dei Carnevali minori naturalmente, i quali smontano i vari elementi e li ricompongono formando diverse costruzioni allegoriche. Sono infatti pochi i maestri carristi che, come a Fano, sanno manipolare così bene la cartapesta e la vetroresina, partendo da modelli in creta e dando vita a delle vere e proprie opere d'arte sia in senso plastico che coloristico. Ma possono comunque concorrere all'asta produzioni di spettacoli teatrali, cinematografici e televisivi, discoteche, parchi gioco, chiunque e qualsiasi organizzazione che necessiti di una scenografia inconsueta e spiritosa. Il carro che verrà messo all'asta sarà «Sogno Ecologico» di Pacassoni e Piccinetti, vincitore della sfilata carnevalesca 1990.

E' un grande vaso rovesciato dal quale fuoriescono come tentacoli, gambi, steli e strutture vegetali che avviluppano esterrefatte figure ruotanti; le foglie si aprono e si chiudono inghiottendo con la loro ironia incubi e paure; il tutto fornisce una bella impressione di movimento, fantasia e vivacità, a cui il brio che proviene da decine di giovani scatenati che ballano sulla platea dà il suo contributo. La fantasia è la componente fondamentale anche del secondo carro di Pacassoni e Piccinetti: «Pinocchio 2000», vincitore della sfilata carnevalesca 1991, che si ispira alla famosa favola di Collodi. Qui è sempre il mostro - la balena - ad esprimere tutta la vitalità del Carnevale, con la sua imponente e un po' goffa figura che inaspettatamente si apre e sorprende il pubblico con un evento inaspettato.

Riccardo Deli il più giovane maestro carrista in attività, si è invece ispirato alle magie extraterrestri per lanciare il suo messaggio di pace e di allegria. Se creature di altri pianeti atterrassero a Fano, quale linguaggio parlerebbero? Quello del Carnevale, è ovvio! «Sono arrivati da lontano con il Carnevale nella mano» è il titolo della composizione allegorica che si ispira ai moduli e alle forme di quei diabolici ufotrasformer che popolano i film di fantascienza. Ma mentre Deli guarda al futuro e immagina un Carnevale tra le stelle non si distacca dall'uso tradizionale della cartapesta che costituisce la materia storica della manifestazione fanese. Un grande caricaturista è inoltre l'autore di «La vita è sogno», il carro popolato da una quantità di personaggi famosi ritratti da Toto Corsaletti con uno spirito e una verve inimitabile. Si tratta di una satira politica che evidenzia tutta la sua attualità.

La sfilata dei carri si conclude con «Batmanìa» di Valerio Ferretti un rimando scherzoso ed ironico al mondo dei super-eroi. C'è poi una mascherata, non meno complessa di un carro, che innalzando il «Gran Pavese» scorta la maschera tipica del Carnevale di Fano: il Pupo, entrambi realizzati da Hermes Valentini. Il resto è gente, gruppi folcloristici, maschere. Non si deve dimenticare che si proviene da una settimana densa di festeggiamenti e manifestazioni in cui il Carnevale è impazzato per tutta la città, a partire dal treno per Venezia per continuare nelle scuole, nei quartieri, nel Palatenda con feste-giovani, per bambini, per anziani. Lunedì 2 marzo è programmata la Gran Veglia di Carnevale, serata danzante in un ambiente riscaldato a dovere con l'orchestra spettacolo Bergomini e i favolosi anni sessanta di Edoardo Vianello; martedì 3 marzo ci sarà l'ultimissima serata giovani che concluderà la festa in piazza in cui il Pupo sarà dato alle fiamme. Domenica prossima 8 marzo l'ultimo corso mascherato avrà una intonazione del tutto particolare in sintonia con la festa della donna.

(Massimo Foghetti)

Da: Corriere Adriatico del 1/3/1992

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PROGRAMMA
Corsi Mascherati e Manifestazioni
DOMENICA 1 MARZO - DOMENICA 8 MARZO
Lungo Viale Gramsci dalle ore 14.30, grandi corsi mascherati con sfilate di carri allegorici, mascherate, lancio di dolciumi, stands gastronomici, luminaria. Verrà assegnato un trofeo offerto dalla Banca Toscana al miglior gruppo mascherato sul «palco», nel corso delle tre sfilate.
MARTEDÌ' 3 MARZO
Brucia il Pupo e il Carnevale: ore 15, Piazza XX Settembre, sfilata di maschere, musica, balli, cremazione del Pupo. Caccia al tesoro: ore 14, ritrovo in Piazza XX Settembre.
DAL 15 FEBBRAIO AL 3 MARZO
Mostra di pittura di Pierluigi Piccinetti, ex Chiesa di S. Domenico. Feste Danzanti al Palatenda (v.le D. Alighieri)
DOMENICA 1 MARZO
«Notte di follia»: seconda serata giovani in maschera, con D.J., ore 21.30
LUNEDÌ' 2 MARZO
«Gran veglia di Carnevale», serata danzante con l'orchestra spettacolo «BERGAMINI» e i favolosi anni 60 di EDOARDO VIANELLO e il suo complesso, elezione di Miss e Lady Carnevale, ore 21.30.
MARTEDÌ' 3 MARZO
«Shocking the night»: ultimissima serata giovani con D.J., ore 21.30.

Da: Corriere Adriatico del 1/3/1992

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Pippo Baudo sarà banditore all'asta del carro messo in vendita con l'intento di devolvere i proventi a favore dell'AIL
Carnevale. Grande coinvolgimento di pubblico
Come una volta
Tribune e palchi gremiti di gente
La risposta viene positiva dai giovani

FANO - Chi ritiene che il Carnevale sia una festa che rispetto al passato abbia perduto molto della sua forza di coinvolgimento, si sbaglia di grosso! Basta infatti una giornata di sole al Carnevale di Fano perché al corso mascherato partecipino migliaia di persone e tutte insieme riscoprano il piacere di far parte di uno spettacolo antico e tuttora valido e vitale.

Calcolare il pubblico presente alla sfilata di ieri è un'impresa ardua: posiamo solo dire che dalla tribunetta stampa si vedeva una marea di persone che faceva onda al passaggio dei carri e si agitava in modo frenetico al momento del getto. Tribune e palchi erano completamente pieni; da essi, sollecitata anche dai premi posti in palio dagli organizzatori, è venuta una vivace risposta alle dolci provocazioni lanciate dalle maschere e dalle grandi costruzioni allegoriche in movimento. Quest'anno il Carnevale di Fano è stato riconosciuto, a pieno diritto, tra le maggiori manifestazioni analoghe che si svolgono in Italia, grazie anche alle iniziative promozionali messe a segno dalla Società Carnevalesca: le partecipazioni a «Domenica In», le dirette televisive, il Treno dell'Allegria per Venezia, la convenzione con le Ferrovie dello Stato, costituiscono altrettanti investimenti che hanno prodotto buoni frutti.

In questi giorni si stanno anche per definire i termini dell'asta pubblica nella quale verrà posto in vendita il carro «Sogno Ecologico» realizzato dai maestri carristi Pacassoni e Piccinetti, il cui ricavato sarà devoluto all'AIL di Pesaro. Un incontro in questo senso è già avvenuto venerdì scorso tra i responsabili dell'Associazione, il prof. Guido Lucarelli e il presidente della Carnevalesca Astorre Giacomini nei locali dell'Azienda di Soggiorno di Fano. Quale banditore dell'asta si fa il nome di Pippo Baudo; la gara potrebbe avvenire nel corso di un collegamento televisivo a Villa Berloni. Il carro in questione, vincitore del Carnevale 1990, è apparso tra i più applauditi nel corso mascherato di ieri.

Alla sfilata hanno preso parte anche il Re e la Regina del Carnevale, eletti la sera precedente, durante il «Veglion dla Gluppa» che si è svolto al Palatenda. Hanno indossato quest'anno le regali corone Giancarlo Rossi, sempre presente con spirito ed autoironia alle mascherate organizzate dalla Seconda Circoscrizione, e Ilia Ricci.

Da: Corriere Adriatico del 2/3/1992
 

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Fano, festeggiate le città gemellate

Carnevale, ultimo atto dedicato alle donne

Fano. L’ultima giornata del Carnevale ha colto le anticipazioni della primavera. La sfilata di ieri è statat caratterizzata  dalla partecipazione delle città gemellate. L’associazione Carnevale di Rastatt era accompagnata dal sindaco Klaus Walker, mentre o componenti del gruppo “Amitié sens frontières” di St. Ouen L’Aumone, erano guidati dall’assessore  Gerard Fouquet. Festeggiatissime ovviamente tutte le donne.

Da: Corriere Adriatico del  9/3/ 1992


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 19.11.2005

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