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Zifio - Ziphius cavirostris


Ziphius cavirostris G. Cuvier, 1823

Nome volgare: Zifio

Ordine: Cetacea
Famiglia: Ziphiidae

Caratteri distintivi: pinna dorsale arretrata, piccola, pettorali pure piccole. Bocca arcuata, colorazione nera o grigio-scura con graffi e segni chiari. Lunghezza fino a 600 cm.

Biologia e habitat: specie di mare aperto, più raro in prossimità delle coste, frequenta le acque superficiali e profonde. Si muove da solo o in piccoli gruppi, nutrendosi di cefalopodi e pesci.

Distribuzione: diffuso in tutto il Mediterraneo, sembra più frequente nel Tirreno e Mar Ligure.

Presenza nella zona di studio: molto raro nel tratto di Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino: una segnalazione di due individui davanti a Senigallia nel gennaio 2006 (vedi articolo di giornale allegato).

Protezione: specie particolarmente protetta in base alla L. n.157 dell'11-2-1992 "Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio", specie strettamente protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato II) e specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa in base alla Direttiva "Habitat" 92/43/CEE del 21-5-1992 (Allegato IV).

DALLA CRONACA

SENIGALLIA - E' ancora viva l'immagine della delfina arenàtasi questa estate sulla spiaggia di Marina. Un episodio che si concluse con la morte del cetaceo, dopo inutili tentativi di curare l'animale. Nei giorni scorsi c'è stato un altro avvistamento sottocosta di due cetacei della specie Zifio. Ad accorgersi della presenza in mare dei animali è stata Alessia Tombari, giovane biologa che risiede sul lungomare a Marotta.
«Erano passate le 9,30. Mi trovavo a casa e stavo studiando» racconta Alessia Tombari. «Ho guardato dalla finestra ed ho visto in mare a poca distanza dalla riva gli spostamenti di un cetaceo. In un primo tempo è infatti sembrato che si trattasse soltanto di un esemplare ed ho pensato ad un delfino. Sono subito scesa in spiaggia ed ho informato anche i carabinieri». E' cosi iniziata la ricerca dei cetacei, iniziata nel tratto di mare tra il residence "Il Girasole" ed il fiume Cesano. «Ho seguito il tragitto in mare dei cetacei fino alla foce del Cesano ed ho avvisato anche Giordano Sbrollini, che è il mio istruttore del Cima sub».
Intanto i militari di Marotta hanno interessato anche l'Ufficio locale marittimo senigalliese. «Sembrava davvero che si trattasse di delfini» conferma Giordano Sbrollini. «Erano ad una trentina di metri dalla riva e si sono fermati all'altezza della foce del fiume Cesano, probabilmente per mangiare».
L'Ufficio locale marittimo ha allertato Luca D'Amico, referente locale della Fondazione cetacei che è subito accorso in porto. «Grazie al Circolo wind surf di Marotta che ci ha messo a disposizione un gommone - aggiunge Sbrollini - io, Alessia ed il dottor D'Amico abbiamo raggiunto la zona. Con grande sorpresa abbiamo appurato che non si trattava di delfini, in quanto non era evidente la presenza della pinna dorsale. Erano due esemplari, uno sui quattro metri e l'altro di dimensioni minori: probabilmente una femmina con il proprio cucciolo. Per nulla spaventati, i cetacei ci sono venuti anche vicino. In base alle caratteristiche, il dottor D'Amico ha accertato che eravamo davanti a due esemplari della specie Zifio». «Un avvistamento davvero raro» spiega il maresciallo Gemma dell'Ufficio marittimo. «Invitiamo i senigalliesi che notassero in mare la presenza di questi cetacei, ad avvisarci. La Fondazione Cetacei è disponibile ad inviare a Senigallia una apposita equipe di studio».

Sandro Galli
da: "Il Resto del Carlino" del 3-1-2006


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 31.03.2006
    Ultima modifica: 23.09.2011

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