Grifone - Gyps fulvus (Hablizl, 1783)

Famiglia: Accipitridae

In Italia è specie nidificante sedentaria (a seguito di reintroduzioni), migratrice e svernante (SB, M, W).

Migra da metà febbraio a metà giugno e da settembre a novembre.

Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro, basso corso del T. Arzilla e litorale di Fano): stato fenologico: specie migratrice di comparsa irregolare (M irr). Frequenza di osservazione: rara. Osservazioni: medio bacino: Monti del Furlo, un individuo il 18-10-2006, sia posato che in volo (POLI, com. pers.); uno il 29-7-2008 e un altro il 19-5-2017 (LELI, com. pers.); un individuo tra la Gola ed il M. Paganuccio il 21-4-2015 (GIACCHINI e BRESCA, com. pers.). Zona appenninica interna: Gruppo del M. Nerone: un individuo il 22-6-2014 e due il 18-5-2016 (FANESI, com. pers.) e altri il 30-4-2015, nel maggio-giugno 2017 e l’11-12-2018 (LELI, com. pers.). Gruppo del M. Catria: due individui il 6-6 e uno il 9-6-2014 (FANESI, com. pers.); un gruppo di 3-5 individui in volteggio il 30-4-2015 (LELI, com. pers., su segnalazione di G. POVEROMO e D. FRATINI), più individui nel giugno 2021, due nel maggio del 2024 di cui uno scacciato da una poiana e uno nell'ottobre 2024 (BARNOFFI, com. pers.) .

Osservazioni anteriori al 1979: basso bacino: T. Arzilla a Fenile di Fano, un individuo di 7 kg ucciso nei primi giorni del dicembre 1934 (GIACCHINI, 2003, con riferimento a FAVERO, 1934).

Costanzo Felici da Piobbico nel suo trattatello "Animali pertinenti a l'aere" del 1573 cita il Grifone, sotto il nome di Voltore e localmente Viultur come presente nell'Appennino calcareo pesarese ("... vi nasce nelle eccelse rupe et balze il voltore...") (PANDOLFI e ZANAZZO, 1993).