Funghi, flora e fauna
Lactarius fulvissimus
Lactarius fulvissimus Romagnesi
Famiglia: Russulaceae
Descrizione: Cappello: 2-6 cm, convesso, piano convesso, depresso, margine sottile, solcato; cuticola liscia e laccata da giovane poi tende a screpolarsi, colore acceso fulvo rossiccio, fulvo arancio, poi con l’età schiarisce partendo dal margine. Imenoforo: lamelle subdecorrenti o appena decorrenti, fitte, arquate, con lamellule, colore bianco-crema o crema poi crema ocraceo con macchie di ruggine. Microscopia: spore 7-9 x 6,5-7 µ, subglobose, ellittiche con verruche appuntite o tronche, con creste corte. Basidi clavati, tetrasporici. Cistidi fusiformi, allungati, appuntiti. Gambo: cilindraceo, slanciato, pieno poi cavo, subconcolore al cappello. Carne: soda poi molle, color crema biancastro, crema, odore sgradevole, sapore dolce. Latice: scarso, bianco, immutabile.
Commestibilità: non commestibile.
Biologia e habitat: boschi di latifoglie, a gruppi di pochi esemplari, in estate, autunno.
Presenza nella zona di studio: Monti della Cesana, zona appenninica interna (Serre ad Acquapartita; dintorni di Piobbico).
Note: si può confondere facilmente con L. britannicus che si distingue per avere le lamelle più scure, il latice ingiallente.
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 11.04.2020
Ultima modifica: 11.04.2020




Nessun documento correlato.