Pholas dactylus Linnaeus, 1758

Nome volgare: Folade, Dattero bianco

Classe: Bivalvia

Famiglia: Pholadidae

40-120 mm.
Ampia apertura antero-ventrale dovuta alle valve beanti (1). Sopra in margine dorsale sono presenti una serie di placche dette protoplax, mesoplax e metaplax. Dotata dell'apofisi, un dente spatoliforme sporgente all'interno delle valve, sotto l'umbone.
Si può confondere con Barnea candida, che non possiede l’ampia apertura antero-ventrale.

Specie che vive in fori da essa scavati in rocce, pezzi di legno, sabbia e fango compatti.

Presente nel fondale roccioso lungo la costa del S. Bartolo (Pesaro) e più raramente in tratti di fondale sabbioso-argilloso compatto nel resto delle acque costiere adriatiche antistanti la Provincia di Pesaro e Urbino.
Si rinviene frequentemente spiaggiata lungo la costa del S. Bartolo, entro ciottoli, raramente nel resto della zona di studio (Torrette di Fano, dicembre 1988 e 2011).
Citata da RUGGIERI (1949), come Pholas callosa (2), per la zona di Fano.

Indicata come poco frequente nel Medio e parte dell'Alto Adriatico (COSSIGNANI et al., 1992).

La sua pesca è vietata in Italia dal 1988. Compresa tra le specie strettamente protette nell’appendice II della Convenzione di Berna e definita vulnerabile (VU) nella Lista rossa dell’IUCN.

NOTE
(1) beanti: valve che per la loro curvatura lasciano uno spazio tra loro.
(2) Pholas callosa Cuvier, 1817 non è più considerata specie a sé stante ma inclusa in P. dactylus.