Funghi, flora e fauna
Beccamoschino - Cisticola juncidis
Cisticola juncidis (Rafinesque, 1810)
Nome volgare: Beccamoschino
Famiglia: Sylviidae
- Sedentario, di passo ed erratico (SB, M, W).
- Poco frequente (raro nel 1985, 1986 e 1991).
- Nel bacino del Metauro vive in incolti erbosi, prati umidi, rive erbose del fiume, principalmente nella zona litoranea e pianura costiera.
Specie sensibile agli inverni freddi, che ne riducono drasticamente le popolazioni. Questo fatto si è verificato nel gennaio-febbraio 1985, 1986 e 1991; in questi anni il Beccamoschino ha rioccupato il territorio solo a partire dall'autunno successivo.
Diversi individui in volo canoro sono stati osservati nel luglio-agosto 1996 in incolti erbosi nelle valli del settore appenninico (T. Auro, F. Candigliano, T. Biscubio, T. Bosso e T. Burano).
L'osservazione di un individuo in volo canoro il 7 giugno 1998 nella pianura tra Cantiano e la Gola del Burano, in periodo riproduttivo, fa pensare che la specie nidifichi anche nelle zone interne e non solamente presso il mare.
- FALCONIERI DI CARPEGNA (1892) lo considera assai raro nella Provincia di Pesaro e Urbino; GASPARINI (1894) ricorda una sola cattura nel 1879 a Senigallia (AN). Ciò denota un aumento numerico della specie in questo secolo, come pure è avvenuto nella vicina Romagna (FOSCHI e GELLINI 1987).
- Nidifica da fine marzo a giugno e oltre in mezzo alle erbe. Alla fine dell'estate ed in autunno compie movimenti dispersivi e durante la cattiva stagione erratismi verso Sud.
- Si può confondere con i vari Forapaglie e con il Pagliarolo, ma manca del sopracciglio chiaro. Si riconosce per il suo canto ritmato emesso in volo, assai tipico.
- Specie tutelata ai sensi della L. n.157 dell'11-2-1992 "Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio" e specie strettamente protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato II).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2002
Ultima modifica: 12.03.2013




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