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Tuffetto - Tachybaptus ruficollis


Tachybaptus ruficollis (Pallas, 1764)

Nome volgare: Tuffetto

Nome dialettale: Sfisul

Famiglia: Podicipedidae

- Sedentario, di passo e invernale (SB, M reg, W). Nidificazione accertata (osservazione di nidi e pulcini).

- Scarso, raro come nidificante e sedentario.

- Nel bacino del Metauro durante la nidificazione frequenta specchi d'acqua del basso corso anche piccoli, ricoperti in parte da cannucce e tife. Nei passi e d'inverno è stato osservato anche in laghetti dell'entroterra (Cagli e Cantiano), in acque marine costiere, laghi profondi ed ambienti salmastri (foce del Metauro e Porto di Fano).

- FALCONIERI DI CARPEGNA (1892) considera il Tuffetto di comparsa accidentale nella Provincia di Pesaro e Urbino. La sua attuale nidificazione è probabilmente in rapporto alla creazione di laghi artificiali nel periodo 1970-1980.

- La nidificazione ha luogo da marzo-aprile a luglio; il nido è composto da un ammasso galleggiante di piante palustri. Migra parzialmente da marzo a metà aprile ed in ottobre-novembre, spostandosi più a Sud per svernare, Italia compresa, sino alle coste africane del Mediterraneo.

- Durante il periodo riproduttivo è più difficile osservarlo poiché, se molestato, si rifugia nel fitto della vegetazione palustre.
In abito nuziale è inconfondibile; in abito invernale si può confondere con lo Svasso piccolo. Caratteristico il suo richiamo, un trillo sonoro.

- Specie tutelata ai sensi della L. n.157 dell'11-2-1992 "Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio" e specie strettamente protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato II).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2002
    Ultima modifica: 01.04.2013

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