Geologia e climaGeologia e clima

Indietro

La Formazione della Scaglia Bianca

Avanti

La Formazione della Scaglia Rossa

Particolari della Formazione della Scaglia Bianca


Parte inferiore della formazione

La parte bassa della Scaglia Bianca o ”Membro inferiore” è costituito da una successione di calcari e calcari marnosi in strati medi o sottili, bioturbati con colorazione chiara, bianco-grigiastro talora leggermente rosati. La selce è presente in liste e noduli con colorazione grigio-rosate. Le litofacies più carbonatiche si rinvengono nella parte sommitale del membro (Fig. 1).

Calcari bianchi con selce nera

Nella parte alta della Scaglia Bianca (Membro superiore) sono presenti calcari di colore bianco, ben stratificati, intercalati a liste di selce nera, e giunti bituminosi. Lo spessore varia dai 30 a 40 m. Il limite superiore di questo membro, basato sulle differenze di colore (bianco/rosso) non è sempre di sicuro significato cronostratigrafico, infatti, in qualche caso, la colorazione rossa taglia obliquamente la stratificazione (Fig. 2).

Noduli di solfuri

I noduli di pirite, sono molto frequenti nel membro superiore della Scaglia Bianca, e sono sempre localizzati in prossimità degli interstrati bituminosi, e nel Livello Bonarelli. L’alterazione dei noduli di solfuri e la loro trasformazione in ossidi, produce sulle rocce delle appariscenti chiazze bruno-rossastre che persistono fino a quando i noduli non sono completamente distrutti (Fig. 3).

Parte alta della Scaglia Bianca

La parte superiore della Scaglia Bianca oltre che dai calcari bianchi con selce nera, è caratterizzato dalla presenza di numerosi Livelli bituminosi ed in particolare dal Livello Bonarelli. Questo orizzonte guida del Cenomaniano è sempre ben visibile sul terreno. L'alterazione dei noduli di solfuri, particolarmente abbondanti nel Livello Bonarelli è evidenziata dalle chiazze brunastre presenti superficialmente sugli strati carbonatici (Fig.4).

Frane sottomarine al passaggio Scaglia Bianca-Scaglia Rossa

In questo affioramento l’interesse dell’osservatore è catturato dalla presenza di due Livelli Bonarelli. Questa apparente anomalia è dovuta ad una ripetizione della serie per fenomeni di frana sottomarina che interessano il passaggio Scaglia Bianca-Scaglia Rossa e la porzione inferiore di quest’ultima. L’affioramento mostra diversi livelli di frana caratterizzati sia da deformazioni plastiche sia da scivolamenti di pacchi di strati relativamente indeformati. L’osservazione di dettaglio dell’affioramento, anche considerando l’assetto strutturale dell’area, permette di escludere un’origine tettonica della deformazione (Fig. 5).

Il Livello Bonarelli nella valle del Burano

Nell'Area Umbro-marchigiana, nella parte alta della Scaglia Bianca, è riconoscibile un livello nero, bituminoso, denominato Livello Bonarelli, che rappresenta un orizzonte guida per tutta l'area. Lo spessore di questo livello varia tra i 45 e i 200 cm. La litologia e la sequenza dei diversi intervalli e delle litofacies in essi contenute, sono simili in tutta l'area. Il Livello Bonarelli è rappresentato da marne e argille di colore grigio-verde oliva, da silt a radiolari di colore grigio-verdastri, ocracei quando alterati e da argilliti nere ricche in carbonio organico. Soprattutto nella parte media, questo livello si presenta particolarmente ricco in noduli di solfuri e resti di pesci. Nell'area umbro-marchigiana sono stati condotti numerosi studi su questo livello: è sicuramente l'orizzonte guida più noto dell'intera successione ed è l'espressione sedimentaria dell'evento anossico oceanico 2 del Cenomaniano sommitale (Fig. 6).

Il Livello Bonarelli a Monte Petrano

Generalmente il Livello Bonarelli si trova a circa 6 – 8 metri al di sotto del limite fra la Scaglia Bianca e la Scaglia Rossa, che è marcato dalla comparsa dei calcari e selce di colore decisamente rossastro. Poco sotto il Livello Bonarelli è presente uno strato calcareo di circa 30–50 cm di spessore che contiene due liste di selce nera, ben evidenti. Questo strato che presenta continuità laterale a scala regionale, è definito Marker Nero (Fig. 7).

Il Livello Bonarelli nella sezione di Moria

Il Livello Bonarelli è stato suddiviso, in base ai caratteri litologici, in tre intervalli. L'intervallo inferiore è caratterizzato da silt a radiolari di colore marrone-grigiastro, di spessore compreso fra i 30 e i 100 cm. L'intervallo mediano è caratterizzato da argilliti nere (black shales), laminate, ricche in materia organica, con frequenti noduli di solfuri. Lo spessore di questo intervallo è compreso tra 30 e 100 cm. L'intervallo superiore, è costituito da silt a radiolari e sapropeliti di colore grigio-verde oliva. I foraminiferi molto frequenti nella Scaglia Bianca diminuiscono e tendono a scomparire circa 50 cm al di sotto del Livello Bonarelli. All'interno del livello i foraminiferi sono assolutamente assenti e la microfauna è costituita solamente da radiolari. I foraminiferi ricompaiono nella successione stratigrafica, a circa 50-100 cm al di sopra del Livello Bonarelli. Questo intervallo stratigrafico caratterizzato dall'assenza di foraminiferi planctonici è stato definito "Intervallo Critico". L'età del Livello Bonarelli è riferibile al Cenomaniano (Fig. 8).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 23.11.2004

Nessun documento correlato.


Indietro

La Formazione della Scaglia Bianca

Avanti

La Formazione della Scaglia Rossa