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Il Bosco di Tecchie (itinerari - ESCURS)

La Serra di Burano, Bocca Serriola e l'Alto Candigliano (itinerari - ESCURS)


IL T. BALBANO SINO AL BOSCO DI TECCHIE (Comune di Cantiano)

Il torrente Balbano nasce coi fossi dei Cerreti e di Serra Maggio dalle pendici di N.E. della Serra di Burano, a 900-1000 m di quota, versandosi nel T. Burano a Pontedazzo.
Il territorio attraversato dal torrente è coltivato nella parte più prossima a Cantiano, poi si fa boscoso sui rilievi che da S. Crescentino salgono progressivamente sino a M. Bono (m 903) e alle Serre. Le rocce che costituiscono questi rilievi sono prevalentemente arenarie della Formazione Marnoso-Arenacea, appartenenti all'Elemento di M. Vicino.
Per la sua importanza naturalistica la zona rientra nell'emergenza botanico-vegetazionale Serre del Burano (di "rilevante valore" secondo il Piano Paesistico Ambientale Regionale delle Marche del 1990) ed è stata proposta, sempre nello stesso Piano, come riserva naturale.

CARTOGRAFIA:
1:200.000 UMBRIA E MARCHE T.C.I.
1:25.000 MONTE CATRIA - Carta dei sentieri CAI
1:25.000 IGM - F.116 - III N.E. - CANTIANO
1:25.000 IGM - F.116 - III N.O. - CAIBELLI

BIBLIOGRAFIA
BIANCHI 1986, POGGIANI, DIONISI e BAGLI 1993, BALLELLI e PEDROTTI 1996, BUCCI 1998, TACCHI 1998, PANFILI e TANFULLI 2000

BOCCA SERRIOLA

Il T. Biscubio (o Biscuvio), che nasce dal M. Falcone (m 862) come Fosso di Somole, riceve dai rilievi vicini e con stesse quote di M. Fiorino, M. Fumo e M. Castel Leone le acque di altri tre torrenti: il Fosso di Carlano, il Fosso del Fumo e il Fosso della Lastra. Parte di questo territorio è compreso nella Foresta Demaniale Regionale di Bocca Serriola, ampia 460 ettari, quasi del tutto disabitata, con rimboschimenti di conifere esotiche e boschi cedui in prevalenza di Cerro, al quale si accompagnano la Roverella, il Carpino nero, l'Orniello e nelle parti più elevate il Faggio. I terreni sono le marne argillose e le arenarie della Formazione Marnoso-Arenacea (Epoca Miocenica, Era Terziaria), messe allo scoperto dove le acque meteoriche hanno fatto sentire la loro azione erosiva. La zona della foresta demaniale è proposta come riserva naturale nel Piano Paesistico Ambientale Regionale delle Marche (PPAR) del 1990. Partendo da Piobbico, dove il Biscubio si versa nel Candigliano, si incontra la gola omonima, che delimita il versante settentrionale del M. Nerone. E' questa un'area di grande importanza naturalistica, inclusa nel parco naturale del M. Nerone proposto nel PPAR.

ALTO CORSO DEL F. CANDIGLIANO (Comuni di Apecchio, Mercatello sul Metauro e Sant'Angelo in Vado)

Il F. Candigliano coi suoi affluenti nasce in territorio umbro, fra i monti Moriccie e Valmeronte, alti entrambi circa 970 m; l'affluente principale è il Fosso di Scalocchio.

Si tratta di una zona boscosa, quasi disabitata e con poche strade, alla quale si può accedere da Mercatello sul Metauro, da Sant'Angelo in Vado e da Apecchio. Una parte ricade nella Foresta Demaniale Regionale di M. Vicino sul Candigliano. Il suo interesse è dato, oltre che dall'ambiente naturale, da piccoli nuclei abitativi (S. Martino del Piano, S. Andrea in Corona), da chiese rurali, mulini e antiche case in pietra.

CARTOGRAFIA:
1:25.000 IGM F.115 - I N.E. - SANT'ANGELO IN VADO
1:25.000 IGM F.115 - I S.E. - APECCHIO

BIBLIOGRAFIA
BIAGIANTI 1984, CECINI 1984, FERMANELLI 1992.

 

 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 28.03.2024

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