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Aspetti religiosi (toponomastica nel territorio fanese)


A testimonianza di una intensa presenza religiosa nel fanese sin dall'antichità, assai frequenti sono i toponimi legati a nomi di santi, attribuiti ad aspetti fisici del territorio ma, per lo più, a sedi umane, sia sparse che accentrate, e loro derivanti dalla vicinanza ad antichi luoghi di culto, di alcuni dei quali non resta oggi che il nome. Al generico "Casa i Santi" fanno da contrappunto i nomi dei protettori della città, oggetto quindi di particolare venerazione locale: "Grotta di S. Paterniano", "S. Orso" (attribuito ad un'area occupata oggi dall'espansione urbana fanese). Come in ogni altra regione, sono presenti inoltre i nomi classici dell'Olimpo cristiano: "Casa di Monte S. Pietro" (data l'ubicazione in pianura, il toponimo potrebbe derivare dal Monte di Pietà), "Casa S. Giovanni", "S. Andrea" (nucleo e dimora isolata), "Casa del Ponte S. Michele", "Casa S. Michele", "S. Angelo", "S. Anna" insieme ad altri meno diffusi o meno noti, ma sicuramente oggetto di culto nella zona: "Casa S. Teresa", "S. Biagio", "Casa S. Biagio Piccolo", "Casa S. Biagio Grande", "Casa S. Egidio" e "S. Egidio" (località alla destra del tratto terminale del Metauro che conserva il nome di una antica chiesa oggi scomparsa), "Casa S. Elia", "S. Cesareo" con il Rio omonimo, "S. Lorenzo", "Casa S. Jore" e Fosso omonimo (da S. Isidoro, poi S. Iorio, trasformato in Fosso Sejore). Alcuni toponimi ricordano i fondatori di regole monastiche ("S. Francesco", "Casa S. Girolamo" e Rio omonimo) con probabili riferimenti anche ad antiche sedi di comunità religiose. Ma su tutti emerge il termine "Madonna" con l'aggiunta di definizioni locali ("Madonna della Rosa", "Madonna della Trave", "Madonna del Cavaliere", "Madonna del Ponte") o con gli attributi speciali del culto cattolico ("Madonna del Carmine", da cui "Carmine" appartenente ad una località) che, dalla primitiva attribuzione ad edifici sacri, si è esteso poi a designare nuclei abitati. Insediamenti religiosi di una certa rilevanza sono ricordati dai termini "Eremo di Monte Giove" e "il Prelato". Trovano connessione con la vita religiosa anche voci quali "la Croce", "Croce Levata", "il Crocifisso", legate alla presenza al margine di strade o nei crocevia di tali manufatti, generalmente commemorativi di eventi sacri. A titolo di curiosità, aggiungiamo che nella tavoletta S. Costanzo del 1894 compaiono due toponimi, non riportati nella edizione del 1948, relativi all'esistenza di antiche strutture: si tratta di "Lazzaretto" (di significato ovvio, ubicato in corrispondenza dell'attuale quartiere S. Lazzaro) e "Campo degli Ebrei" che ricorda l'esistenza del cimitero ebraico, peraltro recentemente confermata nel corso di lavori edili.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 24.07.2004
    Ultima modifica: 26.12.2004

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