Opere specialistiche
De Gaio (Castelli prima del sec. XIII)
castellum (castrum)
ante 1001
Territorio di Fano. Insediamento abbandonato, da collocarsi presumibilmente presso il Rio Secco, affluente di sinistra del Metauro, in comune di Cartoceto (PU) non lontano dal confine con Saltara.
Il castello appare in un diploma di Ottone III per l'abbazia di S. Lorenzo in Campo quale pertinenza
di una cella monastica: "cella Sancti Atriani cum castello de Gaio a strata
publica usque ad fluvium Metaurum" (M.G.H., Dipl., II, n. 39 PIERUCCI, Un
eremo mai esistito, pp. 343-345). A proposito del vincolo posto allora
dall'imperatore alla gestione delle terre "in circuitu ipsius monasterii", entro
il quale risultavano esistenti tre castelli, e sulla probabile origine
pubblicistica di questo nucleo fondiario, v. CAVALLARIA.
Ma, a differenza di quest'ultimo e del castello SANCTI PETRI IN BULGARIA (v.), Gaio sembra sussistere ancora nel sec. XII, essendo nominato anche nei privilegi pontifici per la stessa abbazia, con la qualifica
peraltro di castrum anziché di castellum: infatti nel privilegio di Pasquale II
del 1112 si legge "monasterium Sancti Adriani cum ipso castro de Gaio et cum
insula a Rivo Sicco usque ad flumen Metauri" (AS Firenze, Urbino, cl. III, filza
II, ff. 21r-23v; BAVa, Vat. Lat. 10753, ff. 2r-3r). Stesso testo si legge nelle
successive conferme di Anastasio IV del 1153 e di Urbano III del 1187.
Di non facile interpretazione rimangono i moventi della scomparsa di Gaio. Essa può comunque ricollegarsi all'ascesa di Saltara (v.) e del nuovo centro di Cartoceto.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 06.08.2004




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