Funghi, flora e fauna
Tritone crestato italiano - Triturus carnifex
Ululone appenninico - Bombina pachypus
Tritone punteggiato - Lissotriton vulgaris meridionalis
Lissotriton vulgaris meridionalis (Boulenger, 1882) (= Triturus vulgaris)
Nome volgare: Tritone punteggiato
Nomi dialettali: Taràngula, Salamandra, Mèscola
Ordine: Caudata
Famiglia: Salamandridae
Caratteri distintivi: lunghezza totale solitamente di 6-7 cm, raramente fino a a 9 cm. Testa con striature longitudinali scure; gola con macchie scure, dorso giallo-verdastro e ventre giallastro con punteggiatura scura. Il maschio nel periodo riproduttivo presenta una cresta poco rilevata e a margine intero lungo il dorso, dita delle zampe posteriori palmate e sfumature azzurre e rosse nella parte inferiore della coda. Larva con cresta dorsale a margine quasi rettilineo e con fine punteggiatura scura; coda ad apice ottusamente appuntito. Branchie esterne.
Specie simili (adulti): si può confondere con Lissotriton italicus, che però non ha strie longitudinali scure sulla parte dorsale della testa; inoltre la femmina si può confondere con quella del Mesotriton alpestris, che però non ha punteggiatura scura nel ventre.
Biologia: fuori del periodo riproduttivo il Tritone punteggiato è terragnolo. Si nutre di piccoli invertebrati catturati sia in acqua che nel terreno e talvolta di avannotti di pesci, uova e girini di altri anfibi. Individui in fregola si possono osservare in acqua a partire da febbraio, mentre la deposizione delle uova solitamente ha luogo fino a giugno. Le uova vengono deposte in acqua, attaccate singolarmente a foglie di piante.
Distribuzione in Italia: diffuso nelle regioni settentrionali e centrali, sino a parte della Campania. Assente nelle isole.
Distribuzione in Provincia di Pesaro e Urbino e valutazione di abbondanza: specie mediamente diffusa, frequente. Presente dalla costa alla zona appenninica, anche se è stata osservata più raramente nel settore alto-collinare. La fascia altitudinale rilevata va dal livello del mare ai 1000 m (Sasso di Simone) e ai 1336 m (M. Acuto).
Località: vedi carta di distribuzione (aggiornata al 2002).
Dati: 1980-2014.
Habitat accertati: nel periodo riproduttivo preferisce acque poco profonde e ricche di vegetazione come stagni, pozze, vasche e abbeveratoi. Nel resto dell’anno si trova in ambienti umidi, zone erbose, boschi e campi, nascondendosi sotto sassi o lettiere di foglie.
Normative di tutela: specie protetta in base alla Convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato III).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 15.01.2003
Ultima modifica: 16.02.2020
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