Beni storici e artistici
Fossombrone: Mulino Nuovo
- Comune di Fossombrone
- Fiume Metauro
- Ubicato in riva sinistra
- Edificio in abbandono, senza le strutture tipiche di un mulino. Canale di alimentazione non più presente
- Ultimo sopralluogo: giugno 1996
- Riferim. carta: 1:25.000 IGM 109 II S.E.
- Toponimo e simbolo di mulino nella carta 1:25.000 IGM 1948
- In elenco SINISTRARIO 1893 (come "Trinità")
- Bibliografia: LUCERNA 2007, VERNARECCI 1984, SINISTRARIO 1893
L'impianto è censito al Foglio di Mappa 24 del Comune di
Fossombrone con i numeri di particelle: 84, 85, 83 e 8, ed è riportato al
Foglio 109 della Carta d'Italia II S.E. - Serrungarina -,
quota 75. Esso si trova sulla sponda sinistra del Metauro, di fronte alla confluenza con il Tarugo. Proprietaria è
la Società a responsabilità limitata TRAS-CA Trasporti calcestruzzi, con sede a
Fossombrone.
La stessa denominazione sta a sottolineare che questo è uno dei mulini costruito più di
recente rispetto agli altri; infatti la sua edificazione risale ai primi anni
del Milleottocento.
Un'ampia documentazione, esistente nell'archivio del Monte di
Pietà di Fossombrone, ne dà conferma ed è alquanto interessante riportarne la
parte più significativa.
"Giuseppe Fabri di S. Ippolito Perito, ed Architetto dell'Agricoltura di Roma, avendo conosciuta una situazione per formarvi un Molino nel Territorio di Fossombrone, contrada parasacco, vocabolo Brettoli,
lungo al Fiume Metauro da edificarsi nei beni del V.le Oratorio di S. Filippo di
Fossombrone, ha creduto di delineare una pianta dimostrativa, che umilia alli
Reverendi Signori, che compongono la Congregazione Sud.a, acciò veduto
sott'occhio l'andamento del Canale, che passa nella situazione bassa, relitti
brecciosi, e sodivi, con poche frasche sopra, segnato in pianta Lettera A, e
disgiunta dai terreni arativi, col mezzo di un greppone di buon'altezza. La
situazione da impiantarvi d.o Molino si restringe in poca quantità di Terreno,
parte sodivo, in un angolo della Sud.a posidenza, segnata in pianta Lettera B.
Il sito da prendersi l'acqua per d.o Molino, il lavoro che si dovrà fare servirà di forte alli terreni arativi, che impedirà non succedi magior
corosione, come si vede in pianta Lettera G.
Dalla pianta sud.a si rivela, e si viene incognizione che l'occupazione del terreno, ed il passo dell'acqua poco leva di rendita alla posidenza; bensì li giova moltis.o il forte da farsi dove il Fiume da magior urto per prendersi l'acqua, ed
introdurvi nel cannale; tuttavia qualcosa piacesse alli Sig.ri, che compongono
la Congregazione di accordare il permesso, si fanno due offerte a scielta de
sud.ti Sig.ri una di pagare anticipatamente in perpetuo scudi trenta Romani, o pure di macinare gratis tutta quella
quantità di grano ocorrente per il consumo di d.i Sig.ri, da prescegliere
l'uno, o l'altro, che più piacerà.
Qualora piacesse l'essebita offerta, premesse le solite formule si
verà alla Stipulazione dell'Istrumento.
Fossombrone 13 genaro 1803" (1).
Tale richiesta è seguita da una serie di Capitoli da inserirsi nell'Istrumento d'infiteusi nella cessione di una porzione di terreno da parte dell'Oratorio di San Filippo di Fossombrone a Giuseppe Fabbri, originario di
Sant'Ippolito, ma dimorante a Fossombrone.
Secondo quanto attesta il Vernarecci, il Fabbri in un punto del basamento del suo mulino avrebbe posto, come saldissima base, un grosso stipite della Porta Gallica di Forum Sempronii, trovato dallo stesso nel 1806 in
località Madonna lunga (2).
Tale impianto molitorio prendeva l'acqua dal Metauro mediante un vallato lungo 1000 metri;
esso era a servizio dei contadini di San Martino del Piano, di Ghilardino e di parte di Pian di Rose.
L'intero stabile è in discreto stato di conservazione, ma non esistono più né il vallato, né il
bottaccio ed il locale delle macine è diventato deposito di materiale, non più
utilizzato, del vicino frantoio per inerti. La parte di edificio più vecchia è
costruita con pietre di gesso "balatino", di colore rosso-violaceo e
stratificato. Sul muro si trova una nicchia con una Madonna di Loreto in pietra
e sotto una lapide del 1803 con la seguente scritta: "Quest'edificio è
enfiteutico alla ven. Congre. Dell'Orat. Di S. Filippo Neri di
Fossombrone". Sulla facciata della parte di edificio più recente si notano
i resti di una meridiana. Contigua è un'altra casa di costruzione più recente,
anch'essa abbandonata.
NOTE
(1) Archivio Monte di Pietà di Fossombrone, Libro degli Strumenti, anno 1803.
(2) VERNARECCI 1984, p.35.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 25.12.2007




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