Nome volgare: Elleborina di palude

Famiglia: Orchidaceae

Pianta erbacea perenne (G) alta 20-50 cm.

Fusto eretto, cilindrico, pubescente in alto ed avvolto alla base da squame rosee; rizoma strisciante e lungo. Foglie 4-8, spiralate, da ellittiche a lanceolate, subacute o acuminate di 5-15 x 2-4 cm, progressivamente ristrette verso l'alto e tutte largamente amplessicauli. Fiori riuniti in un'infiorescenza a racemo lineare, lassa e unilaterale, di 6-15 cm; segmenti esterni del perianzio di 8-12 mm, verdi con striature violette, segmenti interni biancastri; labello di 10-12 mm, ipochilo leggermente concavo con lobi triangolari eretti bianco-rosei, papille giallo-arancio e internamente con striature rosse, epichilo bianco con venature rosse. Frutto a capsula, con semi minutissimi.

DISTRIBUZIONE E HABITAT: circumboreale. Italia: rara nella Penisola ed assente sulle isole maggiori.
Nel bacino del Metauro è piuttosto rara, cresce sulle rive e in ambienti ombrosi ed umidi del piano collinare, nella zona appenninica interna (Gola del Burano, in BRILLI-CATTARINI et al. 1982; F. Candigliano a monte della Gola di Gorgo a Cerbara, nel 1996 e giugno 2011; giugno 2018 (ROMAGNOLI G., com. pers.); T. Auro presso Parchiule, nel luglio 1983), nel medio corso (F. Metauro a S. Giovanni in Petra a monte di Urbania, in BRILLI-CATTARINI 1960; F. Metauro a Mercatello, in KLAVER 2013), nei Monti del Furlo (KLAVER 2013) e nel basso corso (F. Metauro in Comune di Fano, nel luglio 1984 e giugno 1990).