Funghi, flora e fauna
Lasiocampa quercus
Lasiocampa quercus (Linnaeus, 1758)
Ordine Lepidoptera, Famiglia Lasiocampidae
Morfologia: apertura alare 70-80 mm (le femmine), 45-60 mm (i maschi). Ali color rosso mattone attraversate da una fascia gialla, quelle anteriori provviste di una macchia ocellare. Dimorfismo sessuale abbastanza marcato. Rispetto ai maschi, le femmine hanno una colorazione molto più pallida, tendente all’ocra. La larva appena schiusa ha il corpo scuro con riflessi blu e una macchia nera dorso-laterale per lato. Dorsalmente è visibile una debole banda longitudinale biancastra, interrotta ad ogni segmento da dei disegni trasversali arancioni. Il corpo è coperto di setole sottili chiare. Alla seconda età nella colorazione delle larve prevale l’arancio. Alla terza età i disegni arancioni dorsali e trasversali si riducono ad una linea sottile e sfumata, mentre il bianco prevale. Le setole sono ora più corte e più folte, soprattutto dorsalmente. Alla quarta età dorsalmente sparisce ogni traccia di arancione e di bianco e la colorazione dorsale dei segmenti corporei varia dal grigio al bruno chiaro. Alla quinta età (l’ultima) la larva raggiunge le sue massime dimensioni (fino a 8 cm) prima di trasformarsi in pupa.
Distribuzione in Italia: Italia continentale, peninsulare e Sicilia.
Presenza nella zona di studio (bacino del Metauro): bruco su Alaterno (Rhamnus alaternus) nella campagna di Fano nel gennaio 2015. TEOBALDELLI (2020) la segnala anche nei Monti del Furlo.
Ecologia e biologia: gli adulti compaiono in genere tra giugno e settembre. Il maschio è diurno mentre la femmina strettamente notturna ed è attratta dalla luce artificiale. Gli adulti non si nutrono, per tale motivo la vita da farfalle è assai breve (si esaurisce nel giro di una settimana circa). Ha una sola generazione all’anno. La specie sverna allo stadio di larva che si alimenta quando le temperature lo permettono. Si tratta di una specie decisamente polifaga ma, a dispetto del nome tra le piante ospiti non vi è la Quercia: le larve si nutrono di Prugnolo, Biancospino, Corniolo, Edera, Ginestra, Salice, Nocciolo, Ligustro, Alaterno e Rovo (Rubus sp.pl.).
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 09.10.2024
Ultima modifica: 09.10.2024




Nessun documento correlato.