Lasiommata megera (Linnaeus, 1767)

Nome volgare: Megera

Famiglia: Satyridae

Caratteri distintivi: ala anteriore 19-25 mm. Sessi simili, con femmina più grande del maschio, quest’ultimo con larga area androconiale bruna. Parte superiore delle ali anteriori con colore di fondo arancio; parte inferiore delle ali posteriori grigio-giallastra con disegni scuri.

Si può confondere con Lsiommata maera, che presenta zone color arancio meno estese sulla parte superiore delle ali, in particolare delle posteriori, nelle quali  l’arancio è limitato al contorno delle macchie ocellari.

Biologia: tre generazioni all'anno, in aprile-maggio, giugno-luglio e agosto-settembre; un’altra parziale nelle annate favorevoli, in novembre. Specie xerotermofila. Il bruco si nutre di graminacee quali Brachypodium sp., Bromus erectus, Dactylis glomerata, Festuca sp., Holcus lanatus, Hordeum sp. e Poa sp.

Distribuzione in Italia: specie segnalata in tutta Italia esclusa la Sardegna.

Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: foto, esemplari in collezione. Frequenza di osservazione: frequente. Distribuzione altimetrica: 0-1550 m s.l.m. Periodo di presenza: da fine marzo ai primi di novembre. Segnalazioni di presenza: basso bacino: rive del F. Metauro, campagna e periferia di Fano, spiaggia marina, zona collinare presso Mombaroccio, Montefelcino, Cartoceto, San Costanzo e San Giorgio di Pesaro. Medio bacino: F. Metauro nel tratto di Peglio, Monti del Furlo, Monti della Cesana, rilievo del M. Raggio-Montalto Tarugo a Fossombrone. Zona appenninica interna: Alpe della Luna-Bocca Trabaria, Gruppo del M. Nerone, M. di Montiego, M. Petrano, Gruppo del M. Catria, Serre (Serra della Stretta, Serra dei Castagni, Bosco di Tecchie). Habitat: zone erbose in genere, radure, scarpate rocciose, sentieri, spiaggia marina, giardini.