Funghi, flora e fauna
Hygrophorus latitabundus
Hygrophorus latitabundus Britzelmayr (= Hygrophorus limacinus sensu Kϋhner & Romagnesi)
Famiglia: Hygrophoraceae
Descrizione: Cappello: 4-14 cm, da convesso ad appianato, con margine involuto e leggermente eccedente; superficie pileica liscia, con fibrille al di sotto del glutine, con abbondante e spesso glutine che deborda il cappello; di colore grigio-fuligginoso, grigio-olivastro, bruno-olivastro, al centro marrone-fuligginoso e bordo più chiaro e liscio. Imenoforo: lamelle adnate, spaziate, di colore bianco-crema. Gambo: 6-18 x 1,5-6 cm, pieno sia alla base che alla sommità, all'apice asciutto e pruinoso, bianco, altrove molto glutinoso e decorato di zebrature a bande concolori al cappello, alla base diventa ocraceo-ruggine o giallastro. Carne: spessa e compatta, bianca, giallastra alla base del gambo, inodore ed insapore. L'ammoniaca e la potassa colorano di arancio la base del gambo ed il margine del cappello.
Commestibilità: commestibile, discreto (eliminare la cuticola).
Biologia e habitat: poco comune, ma non raro, nei boschi di pini delle nostre zone.
Presenza nella zona di studio: zona appenninica interna (M. di Montiego, M. Nerone, M. Catria, Serre, Alpe della Luna - Bocca Trabaria, zona di Bocca Serriola) Monti del Furlo (MALETTI e PAOLINI 2005) e Monti della Cesana.
Note: la sua forma tozza e massiccia, assieme al caratteristico abbondante glutine, lo distinguono da tutte le specie simili raccolte sotto i pini. E' una specie non molto raccolta nel bacino del Metauro, nonostante la buona commestibilità.
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 20.07.2004
Ultima modifica: 20.01.2015




Nessun documento correlato.