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Da Cagli al Petrano (sentiero CAI n. 200)

Il M. Petrano (itinerari - ESCURS)


IL MONTE PETRANO (Comuni di Cagli e Cantiano)

Il Monte Petrano fa parte assieme al M. Nerone e al M. Catria di una anticlinale calcarea dell'Appennino umbro-marchigiano diretta in senso NO-SE. È delimitato dalle valli del T. Bosso e T. Burano e raggiunge i 1163 m di quota nel punto chiamato La Rocchetta. Nelle parti sommitali affiorano i calcari marnosi selciferi della Scaglia Rossa e Bianca (dal Periodo Cretacico dell'Era Mesozoica sino all'Eocene dell'Era Terziaria) le Marne a Fucoidi, di colore verdastro, rossiccio e talvolta nerastro per impregnazioni bituminose, del Cretacico, e la Maiolica, depositatasi dal Giurassico Superiore sino al Cretacico Inferiore (Era Mesozoica). Nella Gola del Bosso e del Burano appaiono le formazioni più antiche: Calcari a Saccocoma ed Aptici, Calcari e Marne a Posidonia, Rosso Ammonitico, Pietra Còrniola e infine Calcare Massiccio (solo in quella del Burano), risalenti al Giurassico.
I boschi che ricoprono le pendici del Petrano sono dei cedui appartenenti ai querceti di Roverella, all'orno-ostrieto e nella parte più alta alla faggeta, con rimboschimenti anche di conifere non autoctone.
Vi sono stati avvistati lo Sparviero e più spesso la Poiana, il Cuculo, l'Allocco, il Succiacapre, lo Scricciolo, il Pettirosso, vari Tordi e Cince, la Capinera, il Regolo, il Fiorrancino, la Ghiandaia, il Fringuello e il Ciuffolotto.
La parte più interessante da un punto di vista naturalistico e paesaggistico è quella sommitale, sui cui morbidi declivi si estende un vasto pascolo, qua e là disseminato di annosi e contorti Faggi, Agrifogli modellati in forme coniche e gruppi di cespugli di Spino cervino, Ribes multifloro, Ribes delle Alpi e annosi esemplari di Biancospino (Crataegus laevigata). In primavera spuntano numerosissimi i Narcisi (Narcissus poeticus).
Tra gli Uccelli vi si incontrano il Gheppio, la Tottavilla, l'Allodola, il Calandro, il Prispolone, lo Spioncello, la Ballerina bianca, il Sordone, il Codirosso spazzacamino, il Saltimpalo, il Culbianco, il Codirossone, l'Averla piccola, la Cornacchia grigia, il Fanello e lo Strillozzo.
Per la sua importanza naturalistica il M. Petrano è considerato un'emergenza botanico-vegetazionale "di rilevante valore" nel Piano Paesistico Ambientale Regionale delle Marche (1990).

CARTOGRAFIA:
1:200.000 UMBRIA E MARCHE T.C.I.
1:25.000 MONTE CATRIA - Carta dei sentieri CAI
1:25.000 IGM - F.116 - IV S.E. - CAGLI

BIBLIOGRAFIA
POGGIANI, DIONISI e BAGLI 1993, PASSERI (a cura di) 1994, ANGELINI 1996, TACCHI 1998, BALLELLI e PEDROTTI 1996

Percorso ad anello sul pianoro sommitale del Petrano
Tempo di percorrenza: h 2
Lunghezza: 5 km
Difficoltà: E
Ultima verifica dell'itinerario: 2018

Per raggiungere la cima del Monte Petrano la strada carrozzabile più agevole è quella che inizia da Cagli, salendo a tornanti per il versante di N.E. sino al pianoro sommitale, dove ci si ferma in vicinanza di un albergo.

La bellezza di questa distesa di prati è in parte sminuita da una serie di costruzioni, strade e strutture per camping, con relativo disturbo antropico sulla fauna e sulla vegetazione.

L'escursione si svolge ad anello, senza seguire un sentiero particolare ma cercando di mantenere la stessa quota attraverso il vasto pascolo e gli avvallamenti boscati perimetrali. Partendo dalla strada asfaltata dove si è parcheggiata l'auto (coord. geogr.: 43° 31' 09.67'' N, 12° 37'05.31'' E), ci si dirige verso Nord-Ovest attraverso I Piani, sino ad affacciarci sulla Gola del T. Bosso, con di fronte la bella visione panoramica del Monte Nerone. Si incontrano faggi sparsi, alcuni con il tronco grosso e contorto e depressioni doliniformi dovute a fenomeni carsici. Si costeggia poi il limite del pianoro ad Ovest e a Sud, passando in vicinanza della Rocchetta (m 1162), il piccolo rilievo di Scaglia Bianca che costituisce la cima del M. Petrano. Poco dopo si passa in vicinanza della Roccaccia, altro rilievo con esposti strati rocciosi di Scaglia Rossa e Bianca e di Marne a Fucoidi, e infine si incontra la strada asfaltata che ci ricondurrà al punto di partenza dell'escursione in vicinanza dell'albergo.

Per il ritorno si può anche scendere dal versante di S.O. lungo una strada che attraversa il paesino di Moria e a fondovalle si immette nella Cagli - Pianello.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 02.06.2018

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