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Hymenoptera (Gli Insetti delle spiagge di Fano)

Coleoptera (Gli Insetti delle spiagge di Fano)


Amara montana Dejean, 1828
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Morfologia: lunghezza 7-8 mm. Corpo glabro, convesso, poco allungato. Colore bruno-rossiccio /- chiaro. Capo grande, liscio; occhi molto sporgenti; mandibole robuste; antenne giallastre, di 11 articoli. Pronoto più largo del capo, liscio, lucido, molto più largo che lungo, alla base largo quasi quanto la base delle elitre inoltre depresso e, ad ogni lato, con 2 fossette profonde, larghe e fittamente punteggiate; angoli anteriori ottusi, non sporgenti, angoli posteriori quasi retti; margini anteriore e posteriore diritti, margini laterali arrotondati e ristretti fino agli angoli posteriori. Elitre corte e tozze, all’apice arrotondate, lisce, con finissima microscultura; margini arrotondati; strie 8 (oltre alla stria marginale), incise fino all’apice. Zampe giallastre, snelle; tarsi tutti di 5 articoli, gli anteriori del maschio dilatati.
Ecologia, etologia: luoghi umidi, margini di corsi d’acqua, greti, raramente spiagge.
Distribuzione: Regione Mediterranea. Italia.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino è frequente; rara a Baia del Re nel litorale di Fano.

Calathus ambiguus (Paykull, 1790)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Morfologia: Lunghezza 8-12 mm. Corpo allungato e depresso. Colore bruno-scuro con palpi, antenne e zampe rossicci. Capo un po’ più lungo che largo, di sopra regolarmente convesso con finissima microscultura; occhi grandi, sporgenti dal profilo del capo; antenne lunghe con 11 antennomeri molto più lunghi che larghi. Pronoto trapezoidale, con massima larghezza alla base, depresso, liscio, con distinta e sottilissima microscultura e, davanti al margine posteriore, ad ogni lato, con una debole e larga depressione, alla base poco più stretto della base delle elitre; angoli anteriori ottusi e un po’ sporgenti; angoli posteriori retti; margine anteriore un po’ concavo; margine posteriore diritto; margini laterali arcuati. Elitre depresse, opache, con la massima larghezza verso la metà, ognuna con 8 strie oltre alla stria marginale; terza interstria con 2 punti. Zampe molto snelle e lunghe; tarsi anteriori del maschio dilatati.
Ecologia, etologia: alvei di corsi d’acqua, spiagge sabbiose.
Distribuzione: Europa mediterranea e occidentale, Gran Bretagna. Italia: in tutto il paese.
In Provincia di Pesaro e Urbino è rara, mentre a Baia del Re, nel litorale di Fano, è piuttosto comune.

Dyschirius rugicollis Fairmaire & Laboulbène, 1854
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Morfologia: corpo lungo 3,5-4 mm, cilindrico, allungato. Colore bruno-nerastro con riflessi metallici; antenne, mandibole, palpi, tibie e tarsi rossicci, femori bruno-nerastri. Mesotorace prolungato a forma di peduncolo contenente lo scutello. Capo grande, finemente rugoso e punteggiato; occhi molto grandi e sporgenti; fronte con 2 profonde incavature longitudinali; clipeo con un dente mediano nel margine anteriore; antenne a forma di coroncina. Protorace circa tanto lungo che largo, finemente rugoso e punteggiato, con angoli anteriori ottusi e angoli posteriori non evidenti; margine anteriore diritto, margine posteriore arrotondato, margini laterali ribordati fino al poro setigero posteriore. Elitre con la massima larghezza nella metà anteriore, larghe circa quanto il protorace, ognuna con 8 strie profonde e punteggiate raggiungenti l’apice elitrale, con 3 punti dorsali. Zampe anteriori robuste, scavatrici, con femori ingrossati e tibie robuste, provviste di 2 denti esterni, 1 interno e 2 lunghi speroni apicali.
Ecologia, etologia: spiagge sabbiose anche temporaneamente inondate.
Distribuzione: coste del Mediterraneo e Canarie. Segnalata per tutta Italia.
Per la Provincia di Pesaro e Urbino è nota solo per Baia del Re lungo il litorale di Fano, ove sembra rara, ma forse per difficoltà di osservazione.

Licinus silphoides (Rossi, 1790)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Morfologia: lunghezza 13-17 mm. Corpo depresso e largo. Colore bruno-nerastro, antenne, tarsi e palpi più chiari. Capo glabro, poco più lungo che largo, sopra appiattito, con punteggiatura fitta e sottile; occhi piccoli e sporgenti; mandibole corte e tozze con un grosso dente al margine interno presso l’apice; antenne abbastanza lunghe e sottili. Pronoto più largo che lungo, molto più largo del capo, con peli radi e fitta punteggiatura; angoli anteriori sporgenti in avanti, angoli posteriori perfettamente arrotondati; margine anteriore concavo e finemente ribordato, margine posteriore concavo al centro e convesso ai lati, margini laterali arrotondati. Elitre larghe, un po’ pelose, opache, fortemente zigrinate, con la massima larghezza circa a metà; strie 9, sottili, ma evidenti fino all’apice; interstrie convesse, specialmente la terza, la quinta e la settima; strie e interstrie fittamente punteggiate. Zampe snelle; tarsi anteriori del maschio con primo e secondo tarsomero vistosamente dilatati.
Ecologia, etologia: pascoli aridi, luoghi erbosi incolti, dal livello del mare al settore montano.
Distribuzione: Europa mediterranea. Tutta Italia.
Comune nella Provincia di Pesaro e Urbino; molto rara a Baia del Re nel litorale di Fano.

Lophyridia littoralis nemoralis (Olivier, 1790)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Morfologia: corpo lungo 15-16 mm, allungato, subcilindrico. Colore: capo e torace bronzei con riflessi dorati, rossi, verdi e azzurri; elitre di color rame con punti di colore verde e blu, 5 macchie marginali, 2 macchie sul dorso e 1 apicale giallastre; antenne coi primi 4 articoli di colore rossastro, gli altri neri; zampe metalliche. Parte inferiore del corpo con fitti e lunghi peli bianchi. Capo glabro, molto grande, più largo che lungo, depresso; parte anteriore (clipeo) di colore giallastro e dentata all’apice; mandibole più lunghe del resto del capo, molto acuminate, con 3 grossi denti; occhi grandissimi e molto sporgenti; antenne lunghe, di 11 articoli. Pronoto piccolo, subrettangolare, ai lati con lunghi peli biancastri, con 1 solco trasverso anteriore e 1 posteriore uniti da un solco longitudinale mediano, tutti e 3 profondi. Elitre glabre, molto più larghe del pronoto, con fittissimi punti di colore blu e verde su un fondo opaco e zigrinato. Zampe snelle, con lunghi peli eretti bianchi.
Ecologia, etologia: esclusiva delle spiagge sabbiose. Specie cacciatrice allo stadio adulto e larvale. La larva scava gallerie nella sabbia ove rimane col capo a livello del terreno; in tal modo cattura le prede (altri invertebrati) che le giungono a tiro.
Distribuzione: Regione Mediterranea, Europa centrale, Asia occidentale; tutta Italia.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino era un tempo comune, ma ora, a causa della distruzione o profonda alterazione delle spiagge sabbiose, è presente solo in poche località ove è a rischio di estinzione. Molto rara a Baia del Re e a Metaurilia-Torrette (Fano).

Nebria psammodes (Rossi, 1792)
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Morfologia: lunghezza 12-14 mm. Capo, pronoto, parte inferiore, antenne e zampe giallo-rossicci; elitre bruno-nerastre con margine giallastro allargato all’apice. Corpo allungato, depresso, glabro. Capo più lungo che largo, liscio; occhi grandi, molto sporgenti; antenne di 11 articoli, molto lunghe. Pronoto più largo che lungo, nel mezzo con un solco longitudinale stretto, e, davanti alla base, con un profondo solco trasversale largo e punteggiato; angoli anteriori appena sporgenti, i posteriori retti; margini anteriore e posteriore diritti; i laterali arrotondati prima della metà, poi fortemente sinuati prima degli angoli posteriori. Elitre finemente zigrinate, molto più larghe del pronoto, snelle, allungate, con la massima larghezza dopo la metà; strie elitrali 9 (compresa la marginale), profonde e marcate fino all’apice. Zampe molto lunghe e snelle; tarsi anteriori del maschio poco dilatati.
Ecologia, etologia: margini di corsi d’acqua, ambienti umidi, raramente spiagge.
Distribuzione: Europa sudorientale. Tutta Italia.
Diffusa nella Provincia di Pesaro e Urbino; rarissima a Baia del Re nel litorale di Fano.

Parallelomorphus laevigatus Fabricius, 1792
Ordine Coleoptera, Famiglia Carabidae
Morfologia: lunghezza 16-20 mm. Corpo cilindrico, stretto. Colore bruno-nerastro. Mesonoto formante un peduncolo contenente lo scutello. Capo molto grande, più lungo che largo, di sopra con rughe longitudinali; fronte con 2 depressioni longitudinali allungate; occhi piccoli; mandibole molto grandi, poco più corte del capo; antenne corte, a coroncina, formate da 11 articoli. Pronoto liscio, lucido, rugoso, più largo che lungo, ribordato; angoli anteriori sporgenti in avanti, angoli posteriori ottusi; margine anteriore concavo e fittamente cigliato, margine posteriore diritto, ma, ai lati, bruscamente diretto verso gli angoli posteriori; margini laterali arrotondati. Elitre strette, con massima larghezza dopo la metà, con 7 strie complete, oltre alla stria marginale. Zampe corte, le medie e posteriori snelle, le anteriori robuste, fossorie, con femori ingrossati e tibie molto dilatate con 2 lunghi denti al bordo esterno e, all’apice, con uno sperone e un dente molto robusto.
Ecologia, etologia: spiagge sabbiose.
Distribuzione: Portogallo, Regione Mediterranea e coste del Mar Nero. Tutta Italia.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino è rarissima e nota solo per Baia del Re nel litorale di Fano. Per tale località ci è noto solo un campione raccolto da POGGIANI L. il primo maggio 1964.

Ablattaria laevigata (Fabricius, 1775)
Ordine Coleoptera, Famiglia Silphidae
Morfologia: lunghezza 12-18 mm. Corpo tozzo, largo, molto convesso. Colore nerastro. Capo più lungo che largo, prolungato in avanti, opaco, finemente punteggiato; occhi grandi e sporgenti; antenne corte, di 11 articoli; mandibole piccole. Pronoto molto più largo del capo, ribordato ai lati, con fittissima punteggiatura fine; angoli posteriori arrotondati; margine posteriore convesso; margine anteriore convesso e sfumante nei margini laterali, questi sporgenti lateralmente. Elitre tozze, convesse, in avanti parzialmente coperte dalla base del pronoto, molto più larghe dell’addome, arrotondate all’apice, con fittissima punteggiatura; senza strie distinte, con 2 sottilissime strie rilevate ai lati della sutura; margini laterali, a partire dagli angoli anteriori, incavati a doccia; scutello molto grande, triangolare. Zampe con tibie dilatate; tarsi di 5 articoli.
Ecologia, etologia: pascoli, prati, luoghi erbosi in genere, spiagge sabbiose.
Distribuzione italiana: tutta Italia.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino è molto comune dal livello del mare al settore montano; poco comune a Baia del Re nel litorale di Fano.

Psammodius basalis (Mulsant & Rey, 1871)
Ordine Coleoptera, Famiglia Aphodiidae
Morfologia: lunghezza 3,5-4,5 mm. Corpo subcilindrico, molto convesso, lucido, di colore rossiccio; di sopra glabro, parte inferiore, zampe e margine del pronoto setolosi; zampe, antenne e palpi giallo-rossicci. Capo più largo che lungo, alla sommità con 4 costole lisce e ottuse convergenti indietro, fronte con abbondanti tubercoli tondeggianti; parte anteriore (clipeo) con incisione triangolare; antenne molto brevi, di 9 articoli; clava pelosa, di 3 articoli. Protorace più largo che lungo, con 5 costole trasversali lisce, angoli anteriori un po' sporgenti; angoli posteriori arrotondati; margine anteriore diritto; margini laterali crenulati nella metà anteriore; margine posteriore arcuato; margini laterali e posteriore con setole rigide e filiformi. Elitre con la massima larghezza dopo la metà, molto convesse, arrotondate all’apice, con 10 strie punteggiate poco profonde e interstrie larghe e quasi piane. Zampe robuste; tibie anteriori dilatate con 2 forti denti nel margine esterno; meso- e metatibie con numerose protuberanze dentiformi nel margine esterno; tarsi più corti delle tibie, con 5 tarsomeri.
Osservazioni: riguardo alla sua confusione con specie affini, vedi la nota relativa a Psammobius pierottii.
Ecologia, etologia: specie esclusiva delle spiagge ove vive alla base delle erbe e sotto i sassi.
Distribuzione: Europa meridionale. Italia settentrionale e Penisola.
In Provincia di Pesaro e Urbino è stata finora trovata solo a Baia del Re nel litorale di Fano, ove è probabilmente frequente, ma di difficile osservazione.

Psammodius pierottii Pittino, 1979
Ordine Coleoptera, Famiglia Aphodiidae
Morfologia: lunghezza circa 3 mm. Corpo subcilindrico, molto convesso, lucido, di colore rossiccio; di sopra glabro, parte inferiore, zampe e margine del pronoto setolosi; zampe, antenne e palpi giallo-rossicci. Capo più largo che lungo, alla sommità con 2 coppie di costole; fronte con abbondanti tubercoli tondeggianti; parte anteriore del capo (clipeo) inciso nel mezzo; antenne molto brevi, di 9 articoli; clava pelosa, di 3 articoli. Protorace più largo che lungo, con 5 costole trasversali lisce, margini anteriore e posteriore convessi; margini laterali crenulati; margini laterali e posteriore con setole rigide e clavate. Elitre con la massima larghezza dopo la metà, molto convesse, arrotondate all’apice, con 10 profonde strie di punti e interstrie convesse. Zampe robuste; tibie anteriori dilatate con 2 forti denti nel margine esterno; meso- e metatibie con numerose protuberanze dentiformi nel margine esterno; tarsi più corti delle tibie, con 5 articoli.
Osservazioni: confondibile con altre specie dello stesso genere. Da P. basalis si distingue per la diversa morfologia delle setole marginali del pronoto e delle strie elitrali.
Ecologia, etologia: specie esclusiva delle spiagge ove vive alla base delle erbe e sotto i sassi.
Distribuzione: Europa sud-occidentale, Caucaso, Algeria, Iran. Italia settentrionale e Penisola.
In Provincia di Pesaro e Urbino è stato finora trovata solo a Baia del Re nel litorale di Fano, ove è di difficile osservazione.

Scarabaeus semipunctatus Fabricius, 1792
Ordine Coleoptera, Famiglia Scarabeidae
Morfologia: corpo lungo circa 15-23 mm, nero, convesso, molto largo, glabro, opaco; parte inferiore e zampe con lunghi peli bruni; capo più lungo che largo, liscio alla sommità; fronte rugosa; parte anteriore (clipeo) concava e con 6 larghi denti; occhi piccoli, divisi in due parti; antenne di 9 articoli, gli ultimi 3 formanti la clava. Protorace molto più largo che lungo, largo quanto le elitre o un po’ di più; liscio, con profonde e abbondanti fossette; angoli anteriori acuti, i posteriori arrotondati; margine anteriore incavato, margini laterali e basale arrotondati. Elitre lisce o con debolissime strie longitudinali, lievemente gibbose alla base, arrotondate all’apice. Zampe molto robuste, le anteriori scavatrici, prive di tarsi e con tibie provviste al bordo esterno di 4 robusti denti; zampe medie e posteriori con tibie robuste, setolose e provviste di un lungo e grosso sperone apicale.
Ecologia, etologia: spiagge sabbiose, dune. Specie coprofaga.
Distribuzione: Regione Mediterranea. Italia settentrionale, Penisola, Sicilia e Sardegna.
In Provincia di Pesaro e Urbino è presente nel litorale fra Pesaro e Fano, molto rara.

Oxythyrea funesta funesta (Poda, 1761)
Ordine Coleoptera, Famiglia Cetoniidae
Morfologia: corpo lungo 10-13 mm, robusto, tarchiato, depresso, nero, glabro. Capo più lungo che largo, punteggiato, appiattito, all'apice con una incisione arrotondata; antenne corte, piegate ad angolo retto; il primo articolo ingrossato, gli ultimi 3 appressati e dilatati. Torace subtrapezoidale, debolmente convesso, con massima larghezza alla base, nero con macchie rotondeggianti biancastre ai lati della linea centrale; angoli anteriori sporgenti, margini laterali nella metà basale diritti, in quella apicale arrotondati; margine posteriore arrotondato. Zampe lunghe, robuste, tarsi anteriori di 4 articoli, i medi e posteriori di 5. Elitre finemente punteggiate, nere con macchie tondeggianti biancastre, con la massima larghezza alla base, all'apice subtronche, con sottili strie dorsali e margini laterali profondamente intaccati prima della metà. Ultimo segmento addominale visibile, nero con macchie e molti piccoli disegni a forma di falce, bianchi.
Ecologia, etologia: pascoli, prati, luoghi erbosi, sui fiori.
Distribuzione: Europa, Africa settentrionale, Asia Minore; tutta Italia.
Comune in Provincia di Pesaro e Urbino, come pure a Baia del Re nel litorale di Fano.

Psilothrix viridicoerulea (Geoffroy, 1785)
Ordine Coleoptera, Famiglia Melyridae
Morfologia: corpo lungo 4,5-7,5 mm, stretto, molto allungato, di colore verde-bluastro, con abbondanti peli neri eretti e con fitta, profonda e forte punteggiatura. Capo poco più lungo che largo, opaco; fronte appiattita; occhi grandi, rotondeggianti; antenne corte, verde-metalliche, pelose, non raggiungenti la base del pronoto, formate da 11 articoli corti e un po’ sporgenti verso l’interno. Pronoto subquadrato, con la massima larghezza avanti la metà, opaco; angoli anteriori e posteriori ottusi; margini laterali e posteriore con forte bordo. Elitre molto allungate, alla base squadrate e con angoli anteriori ben marcati, con la massima larghezza dopo la metà, senza punti in serie, finemente zigrinate, nei margini laterali un po’ scanalate. Zampe molto snelle, lunghe, di colore verdastro, pelose; tarsi con 5 articoli allungati.
Ecologia, etologia: prati, pascoli, luoghi erbosi, molto comune su fiori.
Distribuzione italiana: tutto il Paese.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino è molto comune; comune pure a Baia del Re nel litorale di Fano.

Henosepilachna elaterii elaterii (Rossi, 1794)
Ordine Coleoptera, Famiglia Coccinellidae
Morfologia: corpo lungo 7-9 mm, semisferico, finemente peloso, di colore giallo-arancio più o meno scuro, di sotto in gran parte nero; elitre con 12 grandi macchie nere, 6 per ogni elitra, arrotondate; più o meno fuse assieme in numerose combinazioni; antenne, palpi e zampe di colore giallo-arancio. Capo più largo che lungo, depresso, finemente punteggiato; antenne inserite vicino agli occhi presso il loro margine interno, più lunghe del capo, formate da 11 articoli di cui gli ultimi 3 a forma di clava. Pronoto più largo che lungo, convesso, punteggiato; angoli anteriori arrotondati e sporgenti; margini laterali arrotondati; margine posteriore arrotondato e fortemente sporgente verso le elitre. Elitre convesse, fortemente punteggiate, con sottile scanalatura lungo il margine laterale. Tarsi di 4 articoli; unghie biforcate.
Osservazioni: facilmente distinguibile per le dimensioni grandi e la colorazione.
Ecologia, etologia: è una delle poche specie di coccinelle fitofaghe; si rinviene abbastanza frequentemente su varie Cucurbitaceae fra cui soprattutto il Cocomero asinino (Ecballium elaterium).
Distribuzione italiana: tutto il paese.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino è frequente soprattutto nelle dune e nei luoghi erbosi incolti presso il mare.

Oedemera flavipes (Fabricius, 1792)
Ordine Coleoptera, Famiglia Oedemeridae
Morfologia: corpo lungo 7-9 mm, snello, lucido, verde-girigiastro scuro con riflessi metallici, finemente peloso; zampe anteriori rossastre. Capo molto allungato davanti agli occhi; fronte piatta; occhi ovali e molto sporgenti; antenne lunghe almeno quanto metà del corpo, sottili. Protorace subcilindrico, largo circa quanto il capo, un po’ più lungo che largo, ai lati incavato dopo la metà, fortemente punteggiato, di sopra con 2 profonde e grandi fossette dietro il margine anteriore e 1 fossetta davanti al margine posteriore. Elitre molto allungate, con la massima larghezza alla base, più o meno divaricate, molto ristrette verso l’apice, quest'ultimo arrotondato; ali presenti. Zampe pelose, lunghe; tarsi anteriori e medi di 5 articoli, posteriori di 4; femori nel maschio fortemente rigonfi.
Ecologia, etologia: pascoli, prati, specie floricola.
Distribuzione italiana: tutta Italia.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino è comune dal livello del mare al settore montano; poco comune a Baia del Re nel litorale di Fano.

Mecynotarsus serricornis (Panzer, 1796)
Ordine Coleoptera, Famiglia Anthicidae
Morfologia: lunghezza 1,6-2,5 mm. Corpo snello, finemente peloso. Capo bruno-giallastro, più lungo che largo, con pelosità appressata; occhi molto grandi e sporgenti; antenne giallastre, lunghe e robuste, di 11 articoli. Pronoto più lungo che largo, con fine e fitta pelosità appressata, molto sviluppato in altezza, ai lati largamente arrotondato in avanti, con margini incavati nel 1/3 posteriore. Margine anteriore del pronoto con una grande appendice allungata, coprente il capo, a forma di corno, vista da sopra triangolare con margini provvisti di 5-6 dentelli triangolari, la superficie superiore con numerosi tubercoli. Elitre di colore grigio-piombo, lanceolate, con angoli anteriori molto arrotondati, con fitta pelosità biancastra aderente, finemente punteggiate, ai lati arrotondate e ristrette fino all’apice. Zampe giallastre, lunghissime; tarsi anteriori e medi con 5 articoli, tarsi posteriori con 4 articoli e più lunghi delle tibie corrispondenti.
Ecologia, etologia: terreni sabbiosi, sulle spiagge e su bancate di sabbia lungo i fiumi.
Distribuzione: Europa centrale e meridionale. Italia: tutta Italia.
In Provincia di Pesaro e Urbino è comune nelle spiagge sabbiose, come quella di Baia del Re nel litorale di Fano.

Erodius siculus dalmatinus Kraatz, 1865
Ordine Coleoptera, Famiglia Tenebrionidae
Morfologia: lunghezza circa 11-13 mm, colore nero. Corpo molto convesso, glabro, opaco. Capo con la massima larghezza davanti agli occhi, rugoso nella metà anteriore; antenne situate sotto una espansione della fronte, corte, di 10 articoli; occhi piccoli e ben visibili da sopra. Pronoto molto più largo che lungo; margine anteriore finemente ribordato, con fitte setole chiare e incavato profondamente; margine posteriore fortemente sinuato; margine laterale con brevi e rade setole. Elitre corte, ristrette verso l'apice, ricoperte da fitti e minuscoli rilievi puntiformi lucidi, ad ogni lato con 2 costole evidenti alla base poi svanite. Zampe snelle; tarsi anteriori e medi con 5 articoli, i posteriori con 4.
Ecologia, etologia: esclusiva di spiagge sabbiose e dune.
Distribuzione italiana: Italia settentrionale e Penisola.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino è comune sulle dune sabbiose; molto comune a Baia del Re nel litorale di Fano.

Phaleria acuminata Küster, 1852
Ordine Coleoptera, Famiglia Tenebrionidae
Morfologia: lunghezza circa 6 mm. Corpo glabro, largo, appiattito, convesso. Colore giallo-rossastro con capo e una macchia elitrale, variabile in forma e dimensioni, nerastri; antenne, zampe e palpi giallo-rossastri. Capo più largo che lungo, finemente punteggiato; antenne corte, pelose; antennomeri 11. Pronoto molto più largo che lungo, finemente punteggiato, alla base largo quanto le elitre; angoli anteriori sporgenti; margine anteriore incavato al centro; i laterali arrotondati nel 1/3 anteriore, poi rettilinei; margine posteriore quasi rettilineo. Elitre finemente punteggiate, arrotondate ai lati e gradualmente ristrette in punta acuta verso l'apice; con strie 8 dorsali punteggiate, oltre alla stria marginale. Zampe allungate e snelle, finemente pelose; tarsi anteriori e medi con 5 articoli, tarsi posteriori con 4; tibie anteriori fortemente dilatate e con fitte e brevi setole squamiformi.
Ecologia, etologia: esclusivo di spiagge sabbiose e dune; spesso vagante sulla sabbia mobile anche in piena estate.
Distribuzione italiana: Penisola, Sicilia e Sardegna.
In Provincia di Pesaro e Urbino è stata rinvenuta solo a Metaurilia-Torrette e a Baia del Re nel litorale di Fano, comune.

Stenosis intermedia (Solier, 1838)
Ordine Coleoptera, Famiglia Tenebrionidae
Morfologia: lunghezza circa 6 mm. Corpo molto allungato, opaco, snello, convesso, con pelosità rada e appressata, nero. Capo molto allungato, con fitti e piccoli alveoli e con microscultura evidente; fronte con margini laterali rettilinei e convergenti e margine anteriore dritto, ai lati con 2 ampie depressioni; antenne pelose, brevi, poste alla base della sporgenza formata dalla fronte, con 11 articoli; occhi sul lato superiore del capo. Pronoto snello e allungato, alveolato e con microscultura evidente, largo quanto il capo e molto più stretto delle elitre; angoli posteriori ottusi; margine anteriore più largo del margine posteriore; margini laterali sinuati; margine posteriore arrotondato e largo quasi quanto la base delle elitre. Elitre molto allungate, ellissoidali, con la massima larghezza nella metà, depresse lungo la sutura, acute all'apice, con 9 strie di punti oltre a una stria marginale. Zampe bruno-nerastre, snelle, pelose; tarsi anteriori e medi con 5 articoli, i posteriori con 4.
Ecologia, etologia: dune consolidate, litorali sassosi, ecc., ove si trova sotto pietre o detriti.
Distribuzione italiana: Penisola, Sicilia e Sardegna.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino è noto per Baia del Re e Metaurilia-Torrette nel litorale di Fano.

Trachyscelis aphodioides aphodioides Latreille, 1809
Ordine Coleoptera, Famiglia Tenebrionidae
Morfologia: lunghezza 2,5-3 mm. Corpo tozzo, molto convesso, di sopra con peli appressati posti sopra un tubercoletto, ai lati con lunghe setole. Colore giallo-rossastro; zampe e palpi giallo-rossastri. Capo più largo che lungo, fittamente tubercolato, all’estremità incavato nel mezzo; antenne brevissime e clavate, con articoli molto corti e tozzi; occhi piccoli. Pronoto molto più largo che lungo, con massima larghezza nella metà anteriore, cosparso di tubercoli allungati; angoli posteriori molto arrotondati e sfuggenti; margini non ribordati. Elitre fittamente tubercolate, tozze, senza evidenti strie, subacute all'apice. Zampe brevi e tozze, pelose; tarsi molto brevi: gli anteriori e medi con 5 articoli, i posteriori con 4; tibie medie e posteriori brevi e ingrossate, irte di aculei al margine esterno; tibie anteriori pelose, molto dilatate e appiattite, con 2 grandi denti ottusi al margine esterno.
Ecologia, etologia: dune consolidate; alla base di Ammophila arenaria, Elymus farctus e altre piante cespitose e tra i muschi nelle depressioni.
Distribuzione italiana: tutta Italia.
In Provincia di Pesaro e Urbino è nota per Baia del Re nel litorale di Fano ove è comune, ma di difficile osservazione, se non con ricerche mirate.

Xanthomus pallidus ghidinii Canzonieri, 1959
Ordine Coleoptera, Famiglia Tenebrionidae
Morfologia: lunghezza circa 8-10 mm, colore giallo-rossastro; tegumenti semitrasparenti. Corpo glabro, allungato, opaco. Capo più lungo che largo, finemente punteggiato; antenne lunghe e sottili, pelose, situate alla base di una sporgenza della fronte; antennomeri 10, allungati. Pronoto molto più largo che lungo, con angoli anteriori sporgenti in avanti, finemente punteggiato e con microscultura tra i punti; margine anteriore incavato al centro; margini laterali arrotondati al centro e lievemente sinuati presso gli angoli posteriori, margine posteriore quasi rettilineo. Elitre finemente punteggiate e con microscultura evidente, arrotondate ai lati e gradualmente ristrette in punta ottusa verso l'apice; sono ben visibili 8 strie dorsali punteggiate, oltre a una stria marginale. Zampe allungate e snelle, finemente pelose; tarsi anteriori e medi di 5 articoli, posteriori di 4.
Ecologia, etologia: spiagge sabbiose, dune, alla base di Ammophila arenaria, Elymus farctus e altre piante cespitose.
Distribuzione italiana: Penisola, Sicilia e Sardegna.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino è nota per Baia del Re nel litorale di Fano, poco comune.

Opsilia molybdena (Dalman, 1817)
Ordine Coleoptera, Famiglia Cerambycidae

Morfologia: lunghezza 8-9 mm. Corpo nero, stretto, cilindrico, finemente peloso, fortemente punteggiato. Capo largo circa quanto il pronoto; occhi divisi in due parti separate dalle antenne; antenne molto robuste, di 11 articoli, nere, lunghe circa quanto l'intero corpo, pelose e con radi, lunghi peli al lato interno. Torace subquadrato, coi lati arrotondati. Zampe lunghe, nere, pelose; tarsi di 4 articoli. Elitre molto allungate, alla base e ai lati diritte, all'apice arrotondate, un po' depresse nel centro.
Ecologia, etologia: le larve vivono su Boraginacee e Papaveracee.
Distribuzione: Regione Mediterranea occidentale; in Italia è rara e segnalata per Piemonte, Lombardia, Lazio, Abruzzo e Basilicata.
In Provincia di Pesaro e Urbino è finora nota solo per Baia del Re nel litorale di Fano, molto rara.

Otiorhynchus ferrarii Miller, 1863
Ordine Coleoptera, Famiglia Curculionidae
Morfologia: corpo lungo circa 6 mm, bruno-rossiccio, di sopra con peli chiari appressati. Capo circa 2 volte più lungo che largo, con peli appressati e rostro breve; occhi poco sporgenti e raggiungenti il margine superiore del capo. Antenne angolate con scapo lungo circa quanto il funicolo che è formato da 7 articoli; clava di 3 articoli. Pronoto più lungo che largo, con fitta pelosità appressata e fittamente punteggiato; margini anteriore e posteriore diritti; margini laterali arrotondati. Elitre con massima larghezza presso la base, ristrette all’apice, larghe circa il doppio del pronoto, molto convesse, fittamente punteggiate con abbondante pelosità appressata. Zampe allungate e robuste; tibie all’apice bruscamente e fortemente dilatate in un cestello apicale ellissoidale.
Ecologia, etologia: esclusivo delle spiagge, fra la sabbia e qualche volta su piante erbacee; poco comune.
Distribuzione italiana: segnalato per l’Italia settentrionale e la Penisola.
Nella Provincia di Pesaro e Urbino è stata osservata solo a Baia del Re e a Metaurilia-Torrette nel litorale di Fano, rara.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 24.04.2005
    Ultima modifica: 11.05.2005

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