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Valle del Candigliano tra Bellaria e Naro (paesaggi)


1a - Piana di Bellaria (1996)

- Data: 8-8-1996
- Comuni di Acqualagna e Cagli
- Punto di osservazione: strada prov. 55 da Pole ad Urbania, presso Bellaria (coordinate geografiche: 43°37’08’’N - 12°37’13’’E)
- Vista: verso Ovest
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.E.; Carta d'Italia 1: 25.000 IGM, F. 279 sez. II; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001

COSA SI VEDE: in primo piano la valle in sinistra idrografica del Candigliano coltivata a girasole, più ampia in questo tratto tra gli affluenti Fosso di Valeria e Fosso Paltone rispetto alle zone vicine. Sullo sfondo una serie di rilievi via via più lontani: a destra M. Frontino Vecchio (m 504 s.l.m.) e a sinistra il rilievo sul quale sorge il Castello di Naro (m 417) e il M. Belvedere (m 519), con boschi di caducifoglie e campi coltivati nei tratti a minor pendenza. Più lontano, al centro, il M. di Montiego (m 975) coperto di boschi nel settore più alto. Sullo sfondo il M. Nerone (m 1575), riconoscibile per l'antenna, e alla sua sinistra la Montagnola (m 1468).

1b - Piana di Bellaria (2007)

- Data: 18-3-2007
- Comuni di Acqualagna e Cagli
- Punto di osservazione: strada da Pole ad Urbania, presso Bellaria (coordinate geografiche: 43°36’50’’N - 12°37’27’’E)
- Angolo di visione: panorama da Sud-SudOvest a Ovest-SudOvest
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.E.; Carta d'Italia 1: 25.000 IGM, F. 279 sez. II; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001

COSA SI VEDE: il punto di vista è lo stesso della foto del 1996, ma nella zona valliva coltivata è sorta una zona industriale.

ASPETTI GENERALI
I rilievi che racchiudono la valle sono formati, partendo dalle formazioni più antiche, da marne, calcari marnosi e calcari dell'Era Mesozoica, Periodo Cretacico, e dell'Era Cenozoica sino al Miocene (formazioni della Scaglia Bianca, Rossa, Variegata e Cinerea, del Bisciaro e dello Schlier). In questo tratto la valle del Candigliano, dopo la strettoia di Naro, si fa ampia sino a 1,4 km, per poi restringersi di nuovo all'altezza di Acqualagna. E' formata da depositi ghiaiosi e sabbiosi dell'Olocene (Era Quaternaria). Il Castello di Naro sorge su un terrazzo alluvionale più antico (di 2° ordine, del Pleistocene medio, Era Quaternaria).
Anche in questa zona valliva, come ad Acqualagna, le zone industriali e l'urbanizzazione in generale hanno modificato il paesaggio agricolo preesistente. Nel 2011 è stato costruito un vasto campo di pannelli fotovoltaici nella zona alle spalle del punto di osservazione.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 18.03.2007
    Ultima modifica: 23.01.2012

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